Premium Premium Paolo Basso

Seconds vins nel mondo: perché non sono secondi a nessuno

Seconds vins nel mondo: perché non sono secondi a nessuno

I fratelli minori dei più rinomati grand cru di Francia, e non solo, si elevano a uno status impensabile fino a qualche tempo fa. Non si tratta di una semplice operazione di marketing, ma di una rinnovata attenzione alla qualità del prodotto.

L’articolo fa parte della Monografia Seconds Vins – I cadetti (Civiltà del bere 2/2023)

Nati per far diventare ancora più grandi i loro fratelli maggiori, i second vin dei grandi Châteaux di Bordeaux sono stati innalzati loro stessi allo status di “grand cru”, complice un mercato che è sempre più orientato verso la celebrità dell’etichetta che appaga il popolo degli eno-selfisti e di chi trova soddisfazione nel bere il “quasi” grande vino. E visto che il primo vino, per la maggior parte degli enonauti e purtroppo anche dei veri appassionati, non è accessibile, ci si accontenta di quello che era il secondo vino e che ora si deve considerare come un’altra etichetta dello stesso produttore.

Tag: , , , , , , , , , , , ,

© Riproduzione riservata - 21/07/2023

Leggi anche ...

50 anni di storia del vino: da alimento a buon mercato a prodotto di culto
In Italia
50 anni di storia del vino: da alimento a buon mercato a prodotto di culto

Leggi tutto

Birre dallo stile ossidativo, moda che convince
L'altro bere
Birre dallo stile ossidativo, moda che convince

Leggi tutto

Viaggio nella materia prima (4): dove nasce il sapore inconfondible dell’agnello
Food
Viaggio nella materia prima (4): dove nasce il sapore inconfondible dell’agnello

Leggi tutto