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Speciale Toscana: Poggio al Tesoro

5 Novembre 2012 Emanuele Pellucci
Ecco il quindicesimo dei 22 ritratti aziendali dedicati alla regione Toscana: Poggio al Tesoro di Donadoratico (Castagneto Carducci, Livorno). Sull'argomento sono già on line anche la panoramica regionale delle Doc e Docg I nostri report: Toscana e i dossier sulla Cantina Banfi di Montalcino (Siena), Carpineto di Greve in Chianti (Firenze), Casale Falchini di San Gimignano (Siena) Castello di Bolgheri (Castagneto Carducci, Livorno), Castello di Querceto di Greve in Chianti (Firenze), Castello d'Albola di Radda in Chianti (Siena), Fattoria di Grignano di Pontassieve (Firenze), Fattoria di Magliano (Magliano in Toscana, Grosseto), Fontodi di Panzano in Chianti (Firenze), Tenuta Le Mortelle di Castiglione della Pescaia (Grosseto), La Cura di Massa Marittima (Grosseto), Melini di Poggibonsi (Siena), Petra di Suvereto (Livorno) e Poderi di Capo d'Uomo di Monte Argentario (Grosseto).

Un bel sogno diventato oggi realtà

IL PROGETTO BOLGHERESE DELLA FAMIGLIA ALLEGRINI HA GIA' DATO VITA A GRANDI VINI ROSSI COME SONDRAIA E DEDICATO A WALTER. UNA CANTINA MODELLO DOVE NASCONO PRODOTTI DI CARATTERE Dieci anni di Poggio al Tesoro (2002-2012), l’azienda modello voluta dalla famiglia Allegrini, produttori di grandi vini veronesi, in terra toscana. Non in una zona qualunque, bensì in quell’angolo di terra vocata alla vitivinicoltura d’eccellenza che è Bolgheri. Un territorio di cui si era innamorato Walter Allegrini nel 2001, la cui prematura scomparsa due anni dopo non ha però permesso che vedesse realizzato il suo sogno toscano. A portarlo a termine, nel suo nome, i suoi fratelli Marilisa e Franco e la figlia Silvia, coadiuvati da uno staff giovane, competente e molto motivato. L’obiettivo del progetto è produrre vini di forte identità, capaci di esprimere complessità e potenza, eleganza e profondità, come quelli, appunto, di Poggio al Tesoro. LA TENUTA - L’azienda, estesa su una superficie di circa 70 ettari di cui circa 60 coltivati a vigneto, è dislocata su quattro appezzamenti: tre a Bolgheri e uno nel vicino comune di Bibbona. Il territorio, riparato ad est dai colli di Castagneto Carducci, è ricoperto dalla vegetazione mediterranea, con prevalenza di querce da sughero, corbezzoli e pini domestici e marittimi. Il vigneto più esteso (oltre 45 ettari) è in località Le Sondraie, dove si trovano terreni di diverse composizioni. Infatti, la scelta delle varietà e dei portainnesti prevista dal programma d’impianto è stata fortemente condizionata dalle caratteristiche pedologiche e ambientali delle diverse zone della proprietà. ETICHETTE ESPRESSIONE DEL TERROIR - La varietà dei terreni di Poggio al Tesoro consente perciò di ottenere combinazioni di uve e microclimi, e quindi di produrre vini che esprimono appieno potenziale ed eleganza del terroir di Bolgheri, con un’aggiunta di complessità e profondità. Cabernet Savignon, Cabernet Franc, Merlot, Syrah e Vermentino sono oggi le varietà piantate che danno origine a una ristretta gamma di bianchi, rosati e rossi di ottima qualità: Solosole, Cassiopea, Mediterra, Sondraia e Dedicato a Walter. Questi ultimi due sono i vini di punta dell’azienda: il Sondraia, Bolgheri Superiore Doc è la chiara testimonianza di come il taglio bordolese s’incontri armonicamente con il terroir di Bolgheri, mentre il secondo è uno splendido Cabernet Franc, Igt Toscana che la proprietà ha voluto dedicare a Walter Allegrini. Entrambi maturano per 18 mesi in barrique di Allier (nuove e di secondo passaggio per il Sondraia, solo nuove per il Cabernet Franc 100%) e affinano rispettivamente 9 e 12 mesi in bottiglia.

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