Speciale Toscana: Fattoria Le Mortelle
Ecco il decimo dei 22 ritratti aziendali dedicati alla regione Toscana: Tenuta Le Mortelle di Castiglione della Pescaia (Grosseto). Sull’argomento sono già on line anche la panoramica regionale delle Doc e Docg I nostri report: Toscana e i dossier sulla Cantina Banfi di Montalcino (Siena), Carpineto di Greve in Chianti (Firenze), Casale Falchini di San Gimignano (Siena) Castello di Bolgheri (Castagneto Carducci, Livorno), Castello di Querceto di Greve in Chianti (Firenze), Castello d’Albola di Radda in Chianti (Siena), Fattoria di Grignano di Pontassieve (Firenze), Fattoria di Magliano (Magliano in Toscana, Grosseto) e Fontodi di Panzano in Chianti (Firenze).
Gioiellino ipogeo della famiglia Antinori
LA CANTINA RAPPRESENTA UN ANELLO DI CONGIUNZIONE TRA LA MAREMMA LIVORNESE E QUELLA GROSSETANA. QUI NASCONO DUE ROSSI E UN BIANCO APPROFITTANDO DEI BENEFICI INFLUSSI DEL MARE VICINO
Fattoria le Mortelle è tra le ultime acquisizioni della Marchesi Antinori e rappresenta una sorta di congiunzione tra la parte estrema settentrionale della Maremma livornese (Tenuta Guado al Tasso a Bolgheri) e quella meridionale grossetana (Fattoria Aldobrandesca a Sovana). Questa bellissima proprietà di 270 ettari, di cui 160 a vigneto, si trova infatti nelle vicinanze di Castiglione della Pescaia, una delle località marine più famose della Toscana. La Fattoria è stata acquistata dalla famiglia Antinori nel 1999 con la convinzione che l’area fosse altamente vocata alla produzione di vini di qualità e che qui si potessero esprimere al meglio le caratteristiche del terroir e delle varietà coltivate.
LA VASTA TENUTA – La superficie a vigneto è occupata prevalentemente da Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, oltre a nuovi impianti di uve bianche. Il terreno, di medio impasto, sabbioso e limoso, ha una composizione prevalentemente siliceo-argillosa ed è, almeno in certe zone, ricco di roccia. Il clima è tipico della costa tirrenica: asciutto e caldo con le brezze marine che mitigano il rigore invernale, rinfrescando le giornate estive e riducendo la piovosità. Il lago all’interno della Fattoria (che comprende anche 15 ettari di frutteti) e l’oasi naturale della Diaccia Botrona contribuiscono a stemperare l’arsura di questo territorio.
BOTROSECCO, POGGIO ALLE NANE E VIVIA – Tre i vini che vi si producono, due rossi, Botrosecco e Poggio alle Nane e un bianco, Vivia. Botrosecco è un blend di uve Cabernet Sauvignon (60%) e Cabernet Franc (40%) selezionate in vigna e vinificate in acciaio, cui fa seguito la maturazione in barrique per 12 mesi e il successivo affinamento in bottiglia. Il risultato è un prodotto equilibrato nelle componenti acida e minerale, con un retrogusto di note mentolate e fragranze del frutto che si traducono in una straordinaria gradevolezza. Percentuali inverse per Poggio alle Nane (Cabernet Franc 60% e Cabernet Sauvignon 40%), con un maggior periodo di maturazione in barrique (14 mesi) e in bottiglia (10 mesi). Un prodotto di grande complessità e gradevolezza aromatica, con sensazioni olfattive che spaziano da sentori di tabacco, cioccolato e liquirizia a note di prugna e frutta secca. Un vino che esprime solarità ed eleganza. Vivia, infine, è un piacevole bianco da uve Vermentino, Viognier e Ansonica.
LA CANTINA A IPOGEO – Tutti i vini, finora a Igt, dalla vendemmia 2011 sono classificati Maremma Toscana Doc. Oltre alla bellezza del paesaggio e dei vigneti e alla qualità dei vini, una delle attrattive della Fattoria Le Mortelle è la nuova cantina a ipogeo, in gran parte interrata sulla sommità di una piccola collina. L’intero ciclo produttivo avviene per caduta con un percorso dall’alto verso il basso, a partire dall’arrivo delle uve, continuando poi con i processi di vinificazione nella parte intermedia fino all’invecchiamento nel sottosuolo, per concludersi con la partenza del prodotto finito.
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