Sound Sommelier vol. 16, il vino si può ascoltare
Il vino? Si può ascoltare. Paolo Scarpellini (classe 1953) si autoproclama Sound Sommelier dopo 20 anni di critica giornalistica musicale e altri 20 come giudice e reporter su varie testate. Il suo credo? Considerare il vino come “musica da bere” e la musica come “vino da ascoltare”. Ecco quattro abbinamenti tra vino e musica suggeriti dal nostro Sound Sommelier. Per info: www.psmusicdesign.it
Colonna sonora
Asolo Prosecco Superiore Montelvini
Con Ennio Morricone Orchestra – Carillon/La resa dei conti. Il maestro affronta in amichevole duello l’Asolo Prosecco Superiore Montelvini. Un sommesso carillon invita l’occhio sul fine perlage. Al naso gli archi aprono glicine e gelsomino, le nacchere invece pesca bianca; la schitarrata elettrica schizza note taglienti di mela verde. Nel drammatico clou sonoro, la tromba investe la bocca con l’acidità della mela verde, mentre l’epico coro maschile aizza briosità e cremosità. Al finale, i colpi di tamburo scortano la lunga persistenza con sapide folate in gola.
Disco
Kolbenhof 2009 Hofstätter
Con Giorgio Moroder – From Here To Eternity. Incontro altoatesino, quello fra il musicista di Ortisei e il Kolbenhof 2009 Hofstätter. È già l’avvio, fra batteria e tastiere aeree, a scuotere la dormiente tinta gialla del Gewürztraminer; basso e cantato gli aprono gli occhi tramite sentori di litchi e pesca surmatura. Tocca poi al ritornello far danzare il sorso in bocca grazie al solido ritmo in 4/4 che dà linfa al granitico corpo alcolico, solo scalfito dalle cascate sonore del Moog: sul palato, cento burrose frecciatine. Nel lungo finale, i cori femminili seminano note zuccherine nella mai doma persistenza.
Canzone d’autore
Solaia 1997 Marchesi Antinori
Con Mina- Un tempo piccolo. Un’abbinata di fuoriclasse nostrani: l’inossidabile Mina e l’altrettanto inossidabile Solaia 1997 Marchesi Antinori. Se la rarefatta apertura lascia ammirare il granato nel calice, l’incipit vocale scoperchia al naso cuoio e marasca, mentre il piano evoca menta e tabacco. Basso e batteria dettano il ritmo all’elegante potenza alcolica in bocca: il primo con agile freschezza, la seconda con dolci tamponi tannici; le parole stendono sulle papille millefoglie di prugne e cioccolato. Il tintinnìo finale dei piatti lancia sapidi sprazzi sulla lunga persistenza in gola.
Pop Celtico
Bunnahabhain 25 Year Old
Con Loreena McKennitt – The Mystic’s Dream. Il terroir comune alla cantante/pianista canadese Loreena McKennitt e il whisky scozzese Bunnahabhain 25 Year Old? Celtico. Se l’intro strumentale getta l’occhio sulla tinta ambrata, i vocalizzi scaldano bicchiere e narici con scorza di arancia e cuoio: il flauto ci mette datteri, il coro caramello. Col ritmo delle percussioni, si apre poi al palato uno scenario incantato dove l’arpa evoca bacche dolci, il violoncello lacche antiche, il bouzouki noci tostate. Nel lungo finale con coro gregoriano, il violino evidenzia in chiusura tabacco e tizzone di rovere.
Tag: sound sommelier© Riproduzione riservata - 19/02/2021