Sound Sommelier vol. 29, il vino si può ascoltare
Il vino? Si può ascoltare. Paolo Scarpellini (classe 1953) si autoproclama Sound Sommelier dopo 20 anni di critica giornalistica musicale e altri 20 come giudice e reporter su varie testate. Il suo credo? Considerare il vino come “musica da bere” e la musica come “vino da ascoltare”. Ecco quattro abbinamenti tra vino e musica suggeriti dal nostro Sound Sommelier. Per info: www.psmusicdesign.it.
Canzone francese
B de Boërl & Kroff 2004
Con L’Important C’est La Rose – Gilbert Bécaud. Due illustri “B” d’Oltralpe a braccetto: l’elegante chansonnier e B de Boërl & Kroff 2004. Al partire dei violini, la spuma dello Champagne Brut si fa via via più persistente, il perlage ancora più fine. L’attacco vocale poi sveglia al naso un bouquet di agrumi al quale la chitarra affianca la frutta candita, il basso invece la foglia di tabacco. Col ritornello, la voce spiegata svela al palato un croccante croissant insieme ai lieviti offerti dagli archi. In chiusura, il prolungato coro scopre croste di pane nella gola già minerale.
Pop
Clos Ste Hune 2014 Trimbach
Con Lettre à France – Michel Polnareff. Lo scapigliato chanteur e il Clos Ste Hune 2014 Trimbach? Parlano la stessa lingua: francese. Il roboante avvio fa correre lo sguardo sul giallo brillante del Riesling. Poi, un piano sognante evoca al naso frutti a polpa bianca, la voce invece limone candito e pietra bagnata. Salto e aumento di ritmo formano l’“enossatura” sul palato, dove basso e chitarra raffigurano pompelmo e pesca bianca; copre il tutto un velluto minerale in arrivo dagli archi. Nel finale sfumato le ultime note al piano rivelano una lunga, sapida chiusura.
Beguine
Barolo Vigna Lazzairasco 2015 Guido Porro
Con Love in Portofino – Fred Buscaglione. Piemontese lo storico interprete, idem il Barolo Vigna Lazzairasco 2015 Guido Porro. Il primo intervento vocale allinea la vista sul granato dai riflessi mogano nel calice; a seguire, le morbide percussioni aprono all’olfatto prugna e rose rosse, il piano invece emana vaniglia e goudron. Nell’intermezzo parlato, la voce suggerisce alla bocca purea di frutti rossi, mentre i tasti neri del piano spremono liquirizia. Nel finale, se il coro ribadisce refoli balsamici, le congas lanciano brillanti, sapidi lampi sul retrogusto di sottobosco.
Contemporary Jazz
Vernaccia di Oristano Riserva 1968 Silvio Carta
Con Dardodentro – Lars Danielsson & Paolo Fresu. Il duetto è fra il trombettista sardo (con collega) e la conterranea Vernaccia di Oristano Riserva 1968 Silvio Carta. Prima l’onirica sonorità iniziale fa posare lo sguardo sul liquido dorato, poi ecco il contrabbasso tessere al naso note di amaretto e cuoio antico, mentre la tromba gocciola miele di castagno. Più in là, l’assolo di contrabbasso spalma sulle papille fichi secchi, la tromba con sordina datteri Medjoul; nel finale, gli ultimi soffi nello strumento a fiato sprizzano scie ammandorlate nel liquoroso retrogusto.
Foto di apertura: © Blocks – Unsplash
Tag: Boërl & Kroff, Guido Porro, Silvio Carta, sound sommelier, Trimbach© Riproduzione riservata - 11/05/2024