Sound Sommelier vol. 15, il vino si può ascoltare
Il vino? Si può ascoltare. Paolo Scarpellini (classe 1953) si autoproclama Sound Sommelier dopo 20 anni di critica giornalistica musicale e altri 20 come giudice e reporter su varie testate. Il suo credo? Considerare il vino come “musica da bere” e la musica come “vino da ascoltare”. Ecco quattro abbinamenti tra vino e musica suggeriti dal nostro Sound Sommelier. Per info: www.psmusicdesign.it
Foxtrot
Auslese Kallstadter Saumagen R Trocken 2004 Koehler-Ruprecht
Con Ute Lemper – Die Moritat von Mackie Messer. Il terroir? Tedesco: brano, esecutrice, Riesling Auslese Kallstadter Saumagen R Trocken 2004 Koehler-Ruprecht. Se il primo, sonnolento motivo fischiato apre un occhio sul giallo oro nel calice, il brusco incipit vocale sveglia il vino dormiente mentre al naso salgono pesche e agrumi; la fisarmonica intanto volteggia su pietre focaie irrorate di idrocarburi. È il piano poi a rivelare in bocca un elegante, affumicato profilo citrico, sul quale il sax deposita mineralità “Chablisiane”. Tromba e voce sfumanti scortano l’inter-mirabile chiusura.
Pop
Boscorosso 2015 Rosa Bosco
Con Elisa – Luce. Friulana la cantautrice, friulano il Merlot Boscorosso 2015 Rosa Bosco. All’inizio, le oniriche tastiere invitano l’occhio sull’intenso rubino dalle sfumature violacee, quindi la batteria impone un ritmo sordo che stampa sulla narice fragola e ciliegia; al comparire del cantato, ecco un refolo speziato alla resina di pino. Col ritornello, la bocca si ammanta di velluti e cioccolati tannici, impreziositi dagli archi con svolazzi di vaniglia. L’improvvisa fine del brano sorprende la gola, bilanciando la chiusura grazie a lievi soffi di uva passa e noce moscata.
Chanson francese
Château Lynch-Bages 2010
Con Juliette Greco – La Javanaise. Un’iconica voce francese per un iconico Pauillac, lo Château Lynch-Bages 2010. I primi accordi di basso conducono la pupilla sull’inchiostro rubino nel calice, poi gli ariosi archi stanano al naso aromi di eucalipto e mirtillo; la voce roca e sexy aggiunge note fumose di torba e liquirizia. Quando l’ugola si stende e si schiarisce, vibranti sussurri e gorgoglii carezzano la densa e solida potenza tannica con l’acidità di una marasca: il clarinetto sprizza lampone. Finale di archi lento e a sfumare, come l’infinita scia catramosa che seduce e irretisce la gola.
Piano contemporaneo
Con Ludovico Einaudi – Experience. Il pianista e compositore piemontese incrocia il conterraneo Chinato Mauro Vergano. I primi, sommessi accordi di piano tinteggiano di vermiglio il rosso Nebbiolo. Seguono lievi arpeggi di chitarra che titillano l’olfatto con anice e liquirizia; il violoncello aggiunge china, il violino invece cardamomo. Quando il ritmo sale e si fa più epico, il refrain al piano spalanca al palato un amaricante felpato e sinuoso, su cui il tamburello che dà il ritmo sparge resina e cenere. Nel finale, il piano che sfuma si accoda all’iperpersistenza con suadenti echi di tè tostato.
Tag: Château Lynch-Bages, Chinati Vergano, Koehler-Ruprecht, Rosa Bosco, sound sommelier© Riproduzione riservata - 02/02/2021