Degustazioni Degustazioni Jessica Bordoni

Champagne Virginie T., boutique Maison che unisce heritage e spirito innovativo

Champagne Virginie T., boutique Maison che unisce heritage e spirito innovativo

Guidata da Virginie Taittinger e suo figlio Ferdinand Pougatch, si trova nel comune di Sillery, ai piedi della Montagne de Reims. Dal 2006 produce una collezione di cuvée con una forte vocazione all’invecchiamento. L’incontro a Milano.

Tra i tesori enologici di Proposta Vini, l’azienda di “distribuzione pura” fondata 40 anni fa da Gianpaolo Girardi con l’obiettivo di “creare un filo diretto tra i vignaioli e il canale Horeca”, c’è Champagne Virginie T.
Questa vera e propria “boutique Maison” è nata nel 2006 per volere di Virginie Taittinger, grande dame dello Champagne con 160 anni di storia familiare champenoise alle spalle. Sua madre è Catherine de Suarez d’Aulan,ex proprietaria del celebre marchio Piper-Heidsieck; suo padre Claude Taittinger, ex presidente dell’omonima e blasonata Maison, con cui Virginie ha lavorato fianco a fianco per 21 anni prima di fondare un marchio tutto suo.

Un bagaglio familiare e professionale più unico che raro

«Le bollicine sono nel mio Dna», ha spiegato la produttrice durante un pranzo stampa organizzato al ristorante L’Alchimia di Milano. «Con mio padre ho imparato a conoscere e amare appassionatamente lo Champagne; con mio figlio Ferdinand, chef de cave di Champagne Virginie T., creo cuvée eccezionali per sedurre le nuove generazioni di consumatori che hanno sete di modernità». Tradizione e contemporaneità, savoir-faire e innovazione sono i poli opposti e complementari di un marchio raffinatissimo ed esclusivo. In azienda la parola d’ordine è stra-ordinarietà per esaltare il valore della vendemmia.

Champagne Virginie T.
La titolare Virginie Taittinger con il figlio Ferdinand Pougatch, chef de cave, durante il pranzo milanese

Madre e figlio liberi di divertirsi puntando all’eccellenza

«Siamo estremamente esigenti e puntiamo ad uno standard elevatissimo, anche perché siamo i primi clienti delle nostre bollicine», ha raccontato Ferdinand Pougatch, attivo in azienda dal 2015 e protagonista di un appassionato scambio di visioni con sua madre Virginie. «Di anno in anno ci prendiamo la libertà di scegliere in base alle uve che abbiamo a disposizione. Quando si tratta di preparare gli assemblaggi, il nostro processo creativo non ha limiti». L’impostazione sartoriale non teme l’attesa, al contrario: si prediligono i lunghi invecchiamenti e tutte le etichette restano come minimo 5 anni sui lieviti prima di essere commercializzate.
«Il nostro stile, pur essendo al passo con i tempi, rimane fedele ai nostri valori: è tutta una questione di divertimento. Esaltiamo i bouquet delle nostre uve lasciandoli sbocciare nel tempo», ha chiosato Virginie Taittinger.

Un patrimonio di 10 ettari che rispetta l’ambiente

Gli ettari vitati di riferimento sono 10, di cui 4 di proprietà e 6 gestiti tramite accordi familiari. L’85% del totale è classificato Grand Cru e Premier Cru nel comune di Verzy e la sede aziendale si trova a Sillery, ai piedi della Montagne de Reims. La produzione media è sotto lo 80 mila bottiglie (ma nel 2021 ne sono state prodotte solo 30 mila), con una grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Attualmente la Maison è impegnata nella riconversione dei vigneti Grand Cru per ottenere la certificazione Haute valeur environnementale (HVE) e abbracciare una “coltura ragionata”, oltre ad accrescere la biodiversità tra i filari.

Ecco le note di degustazione delle cuvée assaggiate durante il pranzo stampa milanese, distribuite in Italia da Proposta Vini

Champagne Brut Aoc

Prima etichetta lanciata sul mercato, è il biglietto da visita e l’emblema del savoir-faire aziendale. Da uve di villages Premier et Grand Cru della Montagne de Reims, della Côte des Blancs, e della Vallée de la Marna, con prevalenze di Pinot nero (67%). Imbottigliato nel 2011 e affinato 4 anni in cantina, si esprime con maturità e morbidezza, mantenendo un timbro fresco e una bevibilità articolata.
Prezzo medio in enoteca: 58-60 euro

Champagne Blanc de Blancs Extra Brut

Le uve Chardonnay provengono da vigneti situati in diversi comuni tra cui i Grand Cru di Cramant, che apporta corpo, e Mailly, che conferisce finezza e complessità. Note di brioche e nocciola tostata, limone e fiori bianchi. In bocca la nota minerale è sorretta da una ricchezza cremosa.
Prezzo medio in enoteca: 90 euro

Champagne Brut Nature Vintage 2009

L’assenza di dosaggio rivela la purezza e l’integrità delle uve di partenza, frutto di una grande annata soleggiata ed equilibrata. L’affinamento sui lieviti si è protratto per 10 anni regalando una bollicina raffinata e sontuosa, di grande definizione e profondità.
Prezzo medio in enoteca: 90 euro

Champagne Blanc de Noirs Brut 2015

Questa limited edition nasce da uve selezionate di Pinot nero (66% della cuvée) e Meunier (34%) provenienti principalmente dal village Grand Cru di Verzenay e figlie di una vendemmia eccezionale come la 2015. Vinificazione parcellare e un basso dosaggio (4 g/l), perlage finissimo e persistente, bouquet di frutti rossi, grande pienezza ed eleganza al sorso.
Prezzo medio in enoteca: 90 euro

Champagne Virginie T. Brut Grand Cuvée V2 6 ans

Punta di diamante della Maison è un classico blend di Pinot nero, Chardonnay e Meunier da 15 villages, di cui 11 Grand e Premier Cru. I vini base arrivano dalla mitica annata del 2008, con l’integrazione del 15% di vins de reserve del 2007 e 6 anni di affinamento sui lieviti.
Naso poliedrico di geranio, frutti rossi, piccola pasticceria. Cremosità, mineralità, finezza ed eleganza di un vero fuoriclasse che lascia il segno.
Prezzo medio in enoteca: 105-110 euro

Champagne Brut Rosé

Le uve Chardonnay (55%), Pinot noir (25%) e Meunier (6%), vinificate in rosso, provengono dalla rinomata Bouzy in Champagne. Di colore rosa brillante, dal perlage fine e delicato, ha un bouquet intenso di ciliegia, arancia e biscotto. In bocca equilibrio e vivacità minerale per uno Champagne rosé che invita ad osare.
Prezzo medio in enoteca: 70-75 euro

Foto di apertura: la gamma dei vini assaggiati durante il pranzo stampa milanese

Tag: , , , ,

© Riproduzione riservata - 14/04/2024

Leggi anche ...

Sei Cantine per sei protagoniste. L’Alto Adige in un racconto tutto al femminile
Degustazioni
Sei Cantine per sei protagoniste. L’Alto Adige in un racconto tutto al femminile

Leggi tutto

Sound Sommelier vol. 29, il vino si può ascoltare
Degustazioni
Sound Sommelier vol. 29, il vino si può ascoltare

Leggi tutto

Diversità e longevità del Verdicchio dei Castelli di Jesi
Degustazioni
Diversità e longevità del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Leggi tutto