Chianti Classico Collection, i nostri migliori assaggi

Chianti Classico Collection, i nostri migliori assaggi

Poche ma buone, anzi ottime. Così le etichette Gran Selezione 2020 presentate al banco di assaggio dell’anteprima toscana. Più numerosi i campioni targati 2019 e 2018. Le note di degustazione delle 15 etichette che ci hanno maggiormente convinto.

L’edizione del Chianti Classico Collection 2023 è stata quella dei record con 2.500 operatori accreditati, 260 giornalisti e 750 vini in degustazione. Un po’ di delusione per l’uscita col contagocce della Gran Selezione. Pochi i campioni del 2020, molti ancora tra 2019 e 2018. Perché? A fronte di questa unica incognita le sensazioni sono positive davvero. La 2021, che pure era stata una vendemmia asciutta con grappoli appassiti in vigna a causa di alte temperature e siccità, ha mostrato buon equilibrio grazie al carattere naturalmente fresco del Sangiovese chiantigiano. Sui tannini bisognerà aspettare vini più ambiziosi per capire se la qualità regge davvero. Ottime invece le Gran Selezione 2019 e 2020 che stanno emancipando il Chianti Classico da quel guado da under dog che fino a oggi l’aveva attanagliato relegandolo a un incredibile rapporto qualità-prezzo.

La nostra selezione

Chianti Classico Collection

Marchesi Antinori – Badia a Passignano, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2020

Antinori è stata una delle prime cantine ad aderire alla Gran Selezione. Badia a Passignano è per il marchese Piero un simbolo della chiantigianità dell’azienda. Oltre a percepirne la cura, questo Chianti Classico sorprende sempre in longevità. Violetta, una ciliegia vibrante, spezie dolci, liquirizia. Il palato è vellutato, croccante nel finale e facile da bere. Bilanciato e persistente. Molto ben rifinito.

Fontodi – Vigna del Sorbo, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2020

La potenza di Panzano nel 2020 assume un carattere più approcciabile da subito, ma è tutt’altro che pronto. Il Vigna del Sorbo è purpureo, sa di grafite, spezie dolci, brace di legna, e ciliegia nera. Il tannino è largo ed estratto, ancora giovane, ma finisce maturo e dolce. Bel vino da seguire.

Castello di Albola – Il Solatio, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019

Solatio è una vigna su suolo calcareo di alberese, esposta a est, con altitudine di circa 500 metri ed enorme pendenza tanto che dall’apice non se ne vede il fondo. Sempre elegante, la 2019 è leggera, rubino, setosa, con note di nocciolo di ciliegia, freschezza tanto delicata quanto insistente e finale gessoso. Ci si poteva aspettare di più in quest’annata, ma il vino è ancora molto ritroso.

Conti Capponi – Vigna Bastignano, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019

La Vigna Bastignano nasce a Montefioralle, su un’esposizione a est sulla riva sinistra della Greve. Vigne ad alberello, vinificazione tradizionale. Il naso mostra note di spezie dolci che ricordano il pan di zenzero, la radice di rabarbaro, viola e nocciolo di ciliegia ma non si definirebbe un vino fruttato. L’intensità è rimarchevole, l’acidità integrata e rinfrescante, il finale bilanciato e sapido. Uno dei migliori campioni.

Fèlsina – Colonia, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019

La potenza e la larghezza di Castelnuovo Berardenga vengono nobilitate dallo stile estrattivo ma rispettoso di Felsina e Bernabei. Il vino è un rubino scarico che presenta nette note di menta, violetta, frutti scuri. Polveroso e muscolare in bocca al momento, finisce con un frutto rosso teso e lascia il resto dello spazio alla struttura. Da attendere.

Isola delle Falcole – Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019

È una delle novità, se non la novità dell’ultima anteprima. La prima etichetta dell’azienda guidata da Emanuele Graez. Siamo sul confine tra Panzano e Montefioralle, dominato dall’alberese. Il vino è intenso con sentori di viola dolce, grafite, e tanta buccia d’arancia sanguinella. Molto succoso e concentrato in bocca, ha un tannino stabile ma vellutato, con un finale ancora asciutto per gioventù, ma con un bell’allungo sapido.

Tenuta di Bibbiano – Il Capannino, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019

Nel Capannino 2019 si percepisce il calore di Castellina, i suoli sabbiosi e una mano classica nella gestione del Sangiovese. Rubino scarico nel bicchiere questo Gallo Nero profuma di lampone, con un attacco maturo, poi s’impreziosisce di note affumicate. Succoso, vellutato nei tannini, mostra un bellissimo equilibrio grazie a un’acidità tesa e sferzante. Bella materia

Terreno – Sillano, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2019

Questa Gran Selezione di Sofia Ruhne sta diventando uno degli emblemi dell’eleganza chiantigiana. Complice un suolo calcareo e l’altitudine il vino è leggero e filigranato, incentrato sul nocciolo di ciliegia e viola di Parma, con un carattere succoso, acidità importante e grande eleganza del tannino. Il finale lascia spazio al gusto sapido di ciliegia

Querciabella Chianti Classico Gran Selezione Docg 2018

Sebastiano Cossia Castiglioni ha da molti anni sposato la biodinamica. Il suo Chianti Classico è certificato, biologico, biodinamico appunto e vegano. La filosofia non induca a pensare a improvvisazioni. Questa Gran Selezione è pulita e precisa, l’attacco al naso è intossicante dall’intensità di profumo di frutti di bosco, caramella alla violetta mentre in bocca prevale un tannino vellutato, super fine, con una bella patina glicerica.

Monsanto – Il Poggio, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2018

Nonostante l’annata più modesta se paragonata a 2019 o 2020, il Poggio che già aveva stupito tutti nel 2017, torna come un grande Chianti Classico. Brillante nel bicchiere ma con tonalità porpora, a un intenso aroma di ribes rosso e arancia sanguinella, con caramella alla violetta e primi cenni di liquirizia. Il tannino è setoso, l’acidità tesa e croccante, la concentrazione del frutto tiene in equilibrio una struttura muscolare ma ben integrata.

Foto di apertura: i vini assaggiati durante l’edizione 2023 di Chianti Classico Collection © V. Raniolo

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© Riproduzione riservata - 05/03/2023

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