Vitiarium, la linea per l’alta ristorazione di San Felice
In Avane Chardonnay, Borgo Chianti Classico, La Pieve Gran Selezione e Pugnitello sono le quattro etichette della Cantina di Castelnuovo Berardenga, che entrano a far parte della nuova linea nata da un progetto di recupero e valorizzazione di antiche varietà. Il packaging contemporaneo parla della loro storia d’identità territoriale.
Nota ai più per aver dato vita nel 1968 al Vigorello, Supertuscan ante litteram dalla zona più meridionale del Chianti Classico, San Felice lancia oggi la linea Vitiarium dedicata all’alta ristorazione e alle migliori enoteche. Quattro i vini che entrano a farne parte, alcuni dei quali non sono una novità, ma, oltre alla veste grafica, rinnovano anche le vigne di provenienza delle uve (tutte intorno al Borgo). Si tratta dello Chardonnay In Avane, del Chianti Classico Borgo, della Gran Selezione La Pieve e del Pugnitello, dall’omonimo autoctono che l’azienda considera la sua signature variety. Non solo per essere testimonial del progetto Vitiarium, ma anche perché è presente in percentuali minori nel blend del Chianti Classico e anche nel Vigorello, conferendo l’impronta identitaria di San Felice.
Un progetto di conservazione della biodiversità
Le origini del progetto da cui sono nate le quattro etichette risalgono al 1986, quando l’azienda impianta il Vitiarium (vivaio di viti), un vigneto sperimentale di 2,5 ettari collezione di 270 varietà minori, di cui 161 a bacca rossa, studiate con la collaborazione delle Università di Pisa e Firenze e con studiosi del calibro di Attilio Scienza e Mario Fregoni. «Con Vitiarium si concretizza il nostro impegno per la conservazione della biodiversità e lo spunto per una continua innovazione aziendale», dice il direttore Carlo De Biasi. «Il progetto ha permesso nel tempo di dare nobiltà a varietà come Pugnitello, Ciliegiolo, Abrusco, Mazzese e Malvasia nera, che sono state moltiplicate per capirne il potenziale e oggi entrano a far parte dell’uvaggio dei nostri vini».
La nuova veste grafica ad acquerello
Per far parlare il progetto Vitiarium è stata studiata una nuova grafica giovane e moderna, ideata dall’architetto e wine designer Federica Cecchi, dove le quattro etichette rappresentano quattro capitoli di un libro che parla della storia e dell’identità territoriale di San Felice. Dai pistilli di zafferano etrusco schizzati ad acquerello di In Avane, all’immagine con effetto stampa antica del Borgo, al decoro che riprende la volta del presbiterio de La Pieve, fino al disegno che ricorda le varietà autoctone recuperate del Pugnitello.
Vitiarium nel calice
In Avane, Chardonnay Toscana Igt 2022
Prevalenza di Chardonnay, più altre uve come Semillon, che in passato nel vigneto Vitiarium era stato confuso con l’autoctono Volpola. Raccolta manuale la mattina presto e sosta in celle refrigerate; fermentazione parte in acciaio e parte in botticelle di rovere da 15 hl. Al naso agrumato con note di ginestra e acacia; sorso che lascia spazio all’aromaticità dell’uva, con un’ottima struttura acida, freschezza e sapidità. Prodotto in 15.000 bottiglie a 25 euro l’una.
Borgo, Chianti Classico Docg 2022
«Espressione tipica del territorio di Castelnuovo Berardenga di San Felice», spiega l’enologo Leonardo Bellaccini, «dove il suolo calcareo su banco di alberese e galestro limita la vigoria e l’esuberanza del Sangiovese, e l’uva matura bene donando vini privi di note verdi». Al Sangiovese si accompagna il Pugnitello; entrambe le varietà sono vinificate in acciaio separatamente. Il vino matura 12 mesi in botte grande (100 hl) di Slavonia che lascia spazio agli aromi dell’uva e fermentativi. Sa di agrume succoso con note floreali; sorso scattante e fresco, per un Chianti Classico rotondo e aperto. Prodotto in 50-60.000 bottiglie a 25 euro l’una.
La Pieve, Chianti Classico Gran Selezione Docg 2021
«Il territorio è lo stesso», continua Bellaccini, «ma il Sangiovese dedicato alla Gran Selezione è selezionato non solo grappolo per grappolo in vigneto, ma anche acino per acino con attenzione maniacale in cantina. La selezione continua durante l’affinamento fino al blend finale. Rappresenta la punta massima qualitativa di San Felice e dall’annata 2023 l’Uga Calstenuovo Berardenga sarà indicata in etichetta». Sa di viola mammola, ribes nero, liquirizia e tabacco; al palato è fresco e morbido, con tannini ben integrati. Prodotto in 20.000 bottiglie a 40-50 euro l’una.
Pugnitello Toscana Igt 2021
Dell’importanza del Pugnitello per l’azienda San Felice abbiamo già parlato sopra. Ora veniamo al vino che matura in botti di rovere francese (225 l) per 18-20 mesi e sa di frutti di bosco, tabacco e chiodi di garofano; al palato è intenso con tannino più presente, ma sempre votato all’eleganza e con un finale incredibilmente rinfrescante. Prodotto in 8.000 bottiglie a 50 euro l’una.
Foto di apertura: le quattro nuove etichette della linea Vitiarium
Tag: Leonardo Bellaccini, San Felice, Vitiarium San Felice© Riproduzione riservata - 06/08/2024