In Italia

In Italia

Vin Santo di Gambellara: la svolta del 2003

22 Ottobre 2014 Monica Sommacampagna
Riflettori puntati sul Vin Santo di Gambellara Doc grazie alla presentazione dell’annata 2003 di Dal Maso, storica realtà di Montebello (Vicenza) oggi alla quinta generazione. Una vendemmia dal particolare significato per la denominazione, perché proprio nel 2003 un gruppo di Cantine del Consorzio di Tutela - tra cui la Dal Maso - aveva deciso di iniziare a produrre questo vino storico ma di nicchia in base a un disciplinare molto restrittivo, selezionando le migliori uve da vigneti con oltre 40 anni di età, e utilizzando un lievito indigeno, il Zygosaccharomyces gambellarensis, isolato nel corso di un progetto sperimentale con i dipartimenti di viticoltura, enologia e microbiologia dell’Università di Verona. LA PRIMA VOLTA. ERA IL 2003 - «Era un progetto pionieristico e impegnativo, molti lo hanno abbandonato» ha ricordato ieri Nicola Dal Maso. «Noi siamo partiti da 3 mila chili d'uva che ha reso in mosto solo il 10%, che per metà è andato perduto per effetto dell’evaporazione durante la maturazione in caratelli di rovere da 100 litri. Così, a distanza di 11 anni, abbiamo ottenuto 150 litri: 400 bottiglie da 0,375». Ma la motivazione era forte, perché Nicola e la famiglia Dal Maso avevano ancora impresse nella mente l'emozionante assaggio di una bottiglia di Vin Santo del 1875, reperito tempo prima dal produttore Angiolino Maule. Così ieri sono stati versati i primi bicchieri del Vin Santo Gambellara Classico Doc annata 2003 (prezzo franco cantina 140 euro). VIN SANTI A CONFRONTO - Il tasting, condotto da Nicola Frasson (responsabile Veneto della Guida vini Gambero Rosso), ha messo il bianco ambrato da meditazione di casa Dal Maso - ottenuto dall'appassimento su picai di uve Garganega, fra marzo e aprile - a confronto con Vino Santo toscano, trentino e lombardoUna competizione serrata di profumi di frutta secca e miele e di filosofie apprezzate e molto particolari, in cui il Vin Santo 2003 Dal Maso si è affacciato evidenziando note di fichi secchi, tamarindo e noce con accenti leggermente fumè nel finale. Un passito esuberante, da servire a fine pasto, che non ama gli abbinamenti con il cibo. Questo l'elenco dei vini degustati:
Dal Maso - Vin Santo di Gambellara Doc 2003 Avignonesi - Occhio di Pernice Vin Santo Montepulciano Doc 2000 Tenuta di Capezzana - Vin Santo di Carmignano Docg 2007 Conte Otto Barattieri - Vin Santo di Albarola Val di Nure Colli Piacentini Doc 2002 Francesco Poli - Vino Santo Trentino Doc 2002 Dal Maso - Recioto di Gambellara Docg 2003

In Italia

WOW! The Italian Wine Competition 2025: i 9 Best in Class

Ecco i vini più meritevoli per tipologia, che hanno conquistato la giuria […]

Leggi tutto

Cantina Terlano: l’evoluzione dei grandi bianchi attraverso le annate

Una verticale che abbraccia oltre trent’anni e le etichette di punta aziendali, […]

Leggi tutto

Barolo Serralunga d’Alba: il 2022 è fuori dai canoni

A Serralunga Day, abbiamo assaggiato Barolo con la menzione geografica comunale che […]

Leggi tutto

Livon e i 40 anni della Donna alata di Erté

Era il 1985 quando Valneo Livon si innamorò di una sinuosa illustrazione […]

Leggi tutto

Rottensteiner presenta Trigon e alza l’asticella del Lagrein

A Milano ha debuttato la nuova etichetta dedicata da Judith e Hannes […]

Leggi tutto

Comitato Conegliano e Valdobbiadene: gli intenti in un Manifesto

Nata un anno fa, l’associazione ha messo per iscritto gli impegni di […]

Leggi tutto

Ricordo di Ampelio Bucci, maestro del Verdicchio dei Castelli di Jesi

Il produttore marchigiano si è spento il 21 agosto all’età di 89 […]

Leggi tutto

Alla Gorgona 10 anni dopo, dove il vino profuma di riscatto

Sull’isola-penitenziario dell’arcipelago Toscano (che è “colonia penale agricola” dal 1869) abbiamo assaggiato […]

Leggi tutto

WOW! The Italian Wine Competition 2025: le 239 medaglie d’oro

Vi sveliamo in anteprima i campioni assoluti dell’ottava edizione del nostro contest […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati