
Sound Sommelier vol. 6. Il vino si può ascoltare

Il vino? Si può ascoltare. Paolo Scarpellini (classe 1953) si autoproclama Sound Sommelier dopo 20 anni di critica giornalistica musicale e altri 20 come giudice e reporter su varie testate. Il suo credo? Considerare il vino come “musica da bere” e la musica come “vino da ascoltare”. Ecco quattro abbinamenti tra vino e musica suggeriti dal nostro Sound Sommelier. Per info: www.psmusicdesign.it
Canzone francese
Château Mouton Rothschild 2014 – Château Mouton Rothschild
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Mireille Mathieu – Un homme et une femme
(45 giri, 1966)
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Con Mireille Mathieu – Un homme et une femme. Francese la vibrante ugola femminile, francese l’iconico Château Mouton Rothschild 2014. Iniziano gli archi a illuminare d’emblée la densa tinta profondo porpora. I primi vocalizzi poi, fermi e robusti, ossigenano il vino e ispirano al naso ostrica, torba e ribes nero, stratificando nel calice una solida, voluttuosa struttura. Al primo e a ogni ritornello (“Dabadabada, dabadabada…”) arrivano al palato altrettante folate tanniche avvolte nel cashmere, mentre l’improvviso stop finale bilancia al meglio l’indomita e speziata persistenza.
Soul
Villa Bucci 2015 – Bucci
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Al Green – Love and Happiness
(dall’album I’m Still in Love with You, 1972)
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Con Al Green – Love and Happiness. Una storica voce soul (e “verde”) incontra il Villa Bucci Castelli di Jesi Verdicchio Classico Riserva 2015di Bucci. In apertura, i flebili sospiri vocali si abbinano all’intenso giallo paglierino nel calice; quando spunta la strumentazione ritmica, alle narici sboccia un elegante e ricco bouquet di miele, spezie e nocciola. Il ritmo riempie quindi la bocca con gusto pieno, mentre gli interventi d’organo (Hammond) e i cori femminili aggiungono rispettivamente freschezza e sapidità. Finale lungo e ammandorlato grazie ai malinconici stacchi di fiati.
Contemporary Jazz
Tenores 2012 – Dettori
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Paolo Fresu Quintet – Chiaro
(dall’abum¡30!, 2014)
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Con Paolo Fresu Quintet – Chiaro. Il terroir enomusicale? Rigorosamente sardo: il noto trombettista isolano sposa infatti il Tenores Romangia 2012 Dettori. I primi passaggi di spazzole sulla batteria mettono in risalto un luminoso granato nel calice, poi arriva il contrabbasso a esaltare aromi di glicine, carruba e tamarindo. La suadente tromba impone, nel brano come nel vino, un andamento spesso, caldo e sobrio. All’assaggio gli interventi di clarinetto confermano il corredo olfattivo, mentre il sax emana richiami iodati e balsamici. Il lungo finale sonoro accompagna la pervicace persistenza sul palato.
Pop
Particolare Brut Rosé – Tenuta del Buonamico
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Johnny Dorelli – Montecarlo
(45 giri, 1961)
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Con Johnny Dorelli – Montecarlo. Il crooner nostrano sposa in allegria lo spumante Particolare Brut Rosé Tenuta del Buonamico, toscano di Montecarlo. L’avvio scoppiettante fa il paio col tumultuoso perlage, quindi la voce mette subito in risalto al fiuto note di frutta esotica, crosta di pane e noce moscata. Se il ritmo vivace affianca un sorso piacevole e fragrante, il tono confidenziale del cantato dona alla bocca cremosità, mentre i suadenti archi aggiungono morbidezza. In più, i rapidi tocchi di tastiera lanciano sottili sprazzi minerali. Il finale deciso del brano illumina in gola un lontano retrogusto mandorlato.
Tag: Bucci, Château Mouton Rothschild, Dettori, sound sommelier, Tenuta del Buonamico, Villa BucciQuesto articolo è tratto da Civiltà del bere 3/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com
© Riproduzione riservata - 15/06/2019
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