Sound Sommelier vol. 21, il vino si può ascoltare
Il vino? Si può ascoltare. Paolo Scarpellini (classe 1953) si autoproclama Sound Sommelier dopo 20 anni di critica giornalistica musicale e altri 20 come giudice e reporter su varie testate. Il suo credo? Considerare il vino come “musica da bere” e la musica come “vino da ascoltare”. Ecco quattro abbinamenti tra vino e musica suggeriti dal nostro Sound Sommelier. Per info: www.psmusicdesign.it
Habanera-Swing
Langhe Sauvignon 2016 Matteo Correggia
Con Fred Buscaglione – Buonasera signorina. Il duetto? Piemontese: il duro dello swing sfida il Langhe Sauvignon 2016 Matteo Correggia. I primi tocchi di piano fanno cadere l’occhio sul paglierino lucente nel calice, poi la voce sfodera al naso mineralità; le trombe ci mettono pesca e ananas, i sax invece pera e salvia. Al ritornello, il ritmo preme l’acceleratore: l’attacco in bocca è croccante, batteria e contrabbasso strutturano il corpo, i fiati dimenano pesche e scintille di selce. Il finale improvviso contrasta una buona persistenza: qui l’ultimo assolo di sax rilascia scie sapide.
Pop
Chakra Rosso 2018 Giovanni Aiello
Con Domenico Modugno – Piove. Pugliese il cantautore, idem il Chakra Rosso 2018 Giovanni Aiello. L’introduzione di archi spinge lo sguardo sul rubino acceso del Primitivo. L’attacco vocale fa subito effetto, gonfiando le narici di cioccolato; a ruota, ecco frutti rossi maturi (dalle trombe) e spezie orientali (dal coro femminile). Il secondo pimpante ritornello depone poi sul palato un sorso fresco e succoso: basso e batteria tessono delicati tannini, le trombe lanciano svolazzi di acidità. Lo stop finale a sorpresa contrasta al meglio una lunga, armonica e persistente chiusura.
Chanson francese
La Tâche 2010 Romanée-Conti
Con Charles Trenet – Le retour des saisons. Un grande chansonnier interpreta un grande borgognone, La Tâche 2010 Romanée-Conti. L’avvio orchestrale permette di sbirciare l’intenso rubino del Pinot noir. Poi, il morbido attacco vocale ossigena il vino che suggerisce al naso note di liquirizia: gli archi ispirano violetta e frutti neri, i clarini invece note speziate. Il secondo ritornello rincara la dose: il palato si arrende all’eleganza dei violini, alla potenza delle trombe, ai vocalizzi “ciliegiosi”. E alla rotonda corposità del contrabbasso. Finale in souplesse, chiusura interminabile.
Country
Quintessenz Passito 2015 Kaltern
Con George McAnthony – Weekend Cowboy. Abbinata sulla Strada del vino altoatesina: qui il musicista Georg Spitaler (in arte McAnthony, di Appiano) musica il Quintessenz Passito 2015 Kaltern (Caldaro). Se le prime schitarrate indorano il giallo del Moscato, la ficcante armonica insinua al naso mango e maracuja, mentre il basso spreme scorza d’arancia. Allo spigliato ritornello, la voce profonda sciroppa di miele il palato, la batteria spinge sull’acidità, banjo e cori femminili sprigionano freschezze esotiche. La fine ovattata del brano scorta una lunga persistenza al gusto di mango.
Foto di apertura: © javierdumont – Pixabay
Tag: Giovanni Aiello, Kellerei Kaltern, La Tâche, Matteo Correggia, sound sommelier© Riproduzione riservata - 04/04/2022