Sound Sommelier vol. 14, il vino si può ascoltare
Il vino? Si può ascoltare. Paolo Scarpellini (classe 1953) si autoproclama Sound Sommelier dopo 20 anni di critica giornalistica musicale e altri 20 come giudice e reporter su varie testate. Il suo credo? Considerare il vino come “musica da bere” e la musica come “vino da ascoltare”. Ecco quattro abbinamenti tra vino e musica suggeriti dal nostro Sound Sommelier. Per info: www.psmusicdesign.it
Pop/Rock
San Lorenzo 2011 Castello di Ama
Con Leonard Cohen-Dance me to the end of love. La struggente composizione del cantautore canadese si sposa a meraviglia col San Lorenzo 2011 di Castello di Ama. Come questo Chianti, parte esprimendo all’orecchio le stesse, eleganti ma oscure note di viola, tabacco e caffè, dettate dalla voce roca e dall’intrigante violino. Se il ritmo asciutto e compatto si traduce in consistenza e armonia del tannino, l’orchestrazione scarna con cori femminili conferisce lo stesso andamento della beva: sinuoso e invitante ma sempre equilibrato nella padronanza musicale, con amari e malinconici retrogusti tostati.
Canzone d’autore
Barolo Sarmassa 2011 Marchesi di Barolo
Con Paolo Conte – Max. Il terroir? Piemontese: sia quello del “cantavvocato”, sia quello del Barolo Sarmassa 2011 di Marchesi di Barolo. Ecco perché il brano si snoda all’unisono con la bevuta: se l’incedere solenne rammenta la tinta rosso granata, la voce bassa e profonda si rifà alle note resinose e di confettura. L’orchestrazione, un agile bolero tra fiati e fisarmonica, sposa in souplesse corpo, persistenza e tonica tannicità. E mentre le scarne parole del testo, evocative e in penombra, si fondono nella rarefatta eleganza enologica, l’onirico refrain a spirale, in coda, ipnotizza proprio come il caldo e avvolgente finale del vino.
Jazz
Verdicchio Casal di Serra 2014 Umani Ronchi
Con Oscar Peterson Trio – C Jam Blues. Questa splendida cover del sommo pianista canadese si abbina in modo speciale al Verdicchio Casal di Serra 2014 di Umani Ronchi. Per la coloritura musicale (dorata) dai vivaci riflessi (verdognoli), in soave sintonia col vino. Per il bouquet sonoro dalle note fruttate e floreali, dato dai ricami pianistici nel mezzo di un ritmo asciutto e morbido, opera della limpida sezione ritmica. I tocchi rapidi e raffinati di Peterson sulla tastiera aderiscono saldamente al sorso pieno ma elegante, mentre gli spumeggianti assoli completano il quadro armonico di vellutata freschezza e acidità.
Soul
Passito di Pantelleria Ben Ryé 2015 Donnafugata
Con Marvin Gaye – Let’s get it on. Un classico hit a stelle e strisce che associamo per affinità fisiche al Passito di Pantelleria Ben Ryé 2015, casa Donnafugata. Identici infatti gli aromi caldi, solari e sensuali sprigionati al primo impatto: pesca gialla, miele, fichi secchi. L’andamento lento del brano e il canto quasi supplicato danno sinuosamente il fianco al primo sorso, già in perfetto equilibrio fra dolcezza, morbidezza e sapidità. I fiati struggenti e gli arrangiamenti voluttuosi avvolgono poi armoniosamente la lunga, densa e ammaliante complessità alcolica. Il perfetto abbinamento da meditazione romantica.
Tag: Castello di Ama, Donnafugata, Marchesi di Barolo, sound sommelier, Umani Ronchi© Riproduzione riservata - 04/01/2021