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Le Fornaci: la quintessenza del Lugana secondo Tommasi

Le Fornaci: la quintessenza del Lugana secondo Tommasi

Giancarlo e Pierangelo Tommasi hanno presentato in anteprima a Milano l’annata 2023 (anche in versione Rosé) e la Riserva 2020. Un progetto enologico di ampio respiro che ruota intorno alla Turbiana e nei prossimi mesi vedrà la costruzione di una cantina di vinificazione ad hoc e la struttura per l’hospitality.

Tre diversi appezzamenti all’interno dell’areale Lugana Doc per un totale di 45 ettari vitati complessivi. Sono questi i numeri del progetto Le Fornaci di Tommasi Family Estates, un grande “gruppo familiare” che oggi conta 800 ettari e 8 Cantine di proprietà nelle regioni italiane più vocate.

Raggiungere l’optimum con il blend

«Il primo appezzamento risale agli anni Novanta, gli altri due sono il frutto di investimenti più recenti del 2013», racconta l’enologo Giancarlo Tommasi durante un pranzo stampa organizzato alla Langosteria Bistrot di Milano lo scorso 21 marzo. «Due parcelle si trovano nell’entroterra, mentre l’altra, più grande, verso il lago di Garda. Questa triplice dislocazione ci permette di realizzare dei blend dei diversi territori, scegliendo il meglio che ogni singola annata ci offre».
I vigneti alle porte di Sirmione, infatti, sono caratterizzati da suoli più ricchi di argilla, che danno potenza e struttura ai vini; mentre i terreni più sabbiosi e ghiaiosi che si allungano partendo dalla Torre Monumentale di San Martino della Battaglia conferiscono verticalità, profondità e aromaticità nel calice.

Le Fornaci Tommasi
Pierangelo e Giancarlo Tommasi

Un investimento a 360°

Il progetto Le Fornaci, che ha preso ufficialmente avvio con la vendemmia 2016, è tutto votato alla Turbiana, il vitigno autoctono locale, impiantato a Guyot con una densità di 5 mila ceppi per ettaro. «Crediamo molto nelle potenzialità del territorio gardesano e da settembre cominceranno i lavori di costruzione di una cantina destinata in esclusiva alla vinificazione del Lugana», spiega Pierangelo Tommasi, direttore generale. «In parallelo agli aspetti produttivi, abbiamo in programma lo sviluppo di una struttura di accoglienza e hospitality, un asset su cui la nostra famiglia crede moltissimo, già al centro delle nostre attività anche nelle altre Tenute». L’ambizione è altissima: «Vogliamo diventare riconosciuti come produttori di Lugana tanto quanto lo siamo di Amarone e Valpolicella».

In assaggio le ultime annate

«Il Lugana è un bianco nobile, di classe e potenzialmente assai longevo», continua Giancarlo Tommasi. «La nostra sfida è quella di interpretarlo mantenendo in primo piano l’espressività varietale, l’innata acidità, ma anche esaltandone l’eleganza e la finezza». In assaggio, durante l’evento milanese, c’erano tre novità presentate in anteprima: Le Fornaci Lugana Doc 2023, Le Fornaci Lugana Riserva Doc 2020 e Le Fornaci Rosé 2023.

Le Fornaci Lugana 2023

Il Lugana Le Fornaci 2023 è il risultato di un’annata decisamente sfidante dal punto di vista meteorologico, con un calo produttivo significativo causato dagli attacchi di peronospora e dalle gelate. Fermentazione lenta a temperatura controllata (14-18 °C) e sfecciatura per sedimentazione naturale. Affinamento di 3 mesi sulle fecce fini prima del riposo in acciaio. Di colore giallo brillante, ha un bouquet di agrumi, frutta a polpa bianca, gelsomino. In bocca la sapidità e la mineralità accompagnano con brio il sorso, chi si chiude con la tipica nota ammandorlata.

Le Fornaci Lugana Riserva 2020

Dalla volontà di scoprire fino in fondo il potenziale di questo vitigno e la sua capacità di invecchiamento nasce la Riserva 2020, prodotta solo nelle migliori annate con le uve della parcella ubicata verso Sirmione, per avere maggiore struttura. Pigiatura soffice a grappolo intero e fermentazione di 10-12 giorni. Il 25% della massa affina in botti di legno francese da 500 litri mentre il 75% in acciaio, per 18 mesi. Seguono l’assemblaggio e 6 mesi in bottiglia. Profilo olfattivo di grande complessità con note di frutta gialla, geranio, miele, mallo di noce. In bocca è ampio, avvolgente, ben bilanciato tra la mineralità e la maturità.

Le Fornaci Rosé 2023

Bella prova d’autore anche per il Rosé Le Fornaci 2023, felice matrimonio tra la Turbiana dei vigneti alle porte di Sirmione e la Rondinella che cresce in un vigneto di proprietà a Peschiera del Garda. Brevissima macerazione di circa un’ora, successiva pressatura di due ore e assemblaggio dei due mosti fiore. Fermentazione a temperatura controllata e affinamento di 4 mesi in acciaio. Ne nasce un rosé dallo stile “provenzale”, sussurrato che gioca sulla delicatezza e la finezza già dal colore rosa salmone tenue. All’olfatto richiami di pompelmo rosa, fiori di pesco, litchi, zafferano. Il sorso è vibrante grazie ad un’acidità ben armonizzata.

Foto di apertura: la collezione Le Fornaci di Tommasi

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© Riproduzione riservata - 17/04/2024

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