Da Cuvage, Ricossa, Poderi dal Nespoli e Zaccagnini, le novità di Argea
Dal Piemonte all’Abruzzo, il gruppo privato tra i 5 top player del mercato italiano presenta: il Tralcetto per la prima volta in versione Riserva, le linee Chronicon e San Clemente di Zaccagnini, e le nuove annate di Cuvage, Poderi dal Nespoli e Ricossa. Otto le etichette dell’Antologia no-alcol.
Argea, gruppo che riunisce 6 Cantine in 8 regioni d’Italia (tra i protagonisti del nostro servizio sui 5 leader nazionali di mercato), ha presentato a Milano, il 26 settembre, 8 etichette tra novità e anteprime d’annata delle sue quattro tenute simbolo: Cuvage e Ricossa in Piemonte, Poderi dal Nespoli in Romagna e Zaccagnini in Abruzzo. Più la nuova proposta a zero-alcol, Antologia italiana di vini no-alcol, composta da otto bottiglie: Passivento (bianco e rosso), Tralcetto (bianco e rosso), Asio Otus (bianco, rosso e spumante) e Gran Passione (spumante). Potenziale alternativa al vino, non è però paragonabile allo stesso dal punto di vista gusto-olfattivo, ma può rappresentare un’attraente nicchia (per ora) di mercato per le aziende vinicole.
Le strategie del gruppo Argea
«Argea nasce dalla volontà di creare una cultura di gruppo», spiega il Ceo Massimo Romani, «che riunisca le varie realtà mantenendo per ognuna la loro specificità territoriale. Senza dimenticare il nostro impegno per la sostenibilità, che si traduce anche in un patto (ESG) che vincola i fornitori a rispettare determinati standard». Argea, il cui nome deriva dall’unione delle parole “arte” e “gea” (che sta per terra in greco), è oggi un gruppo privato da 450 milioni di euro l’anno (ricavi 2024) e 170 milioni di bottiglie. Il progetto nasce nel 2021 quando il gruppo di Private Equity Clessidra acquisisce prima Botter, in Veneto, poi MGM Mondo del Vino, Cuvage e Ricossa, in Piemonte, Poderi dal Nespoli, in Romagna, e Zaccagnini, in Abruzzo. «Attualmente esportiamo il 90% della produzione, ma in futuro vogliamo riequilibrare la nostra presenza sul mercato interno sia in Horeca che in Gdo», conclude Romani.
Le degustazione
Cuvage – Alta Langa Brut Docg 2020
Bouquet fresco con note floreali, di scorza di limone e minerali, con un palato complesso e strutturato per il Millesimato Brut di Cuvage. «Le uve Pinot nero (70%) e Chardonnay (30%) arrivano da 6 ettari selezionati», spiega Stefano Ricagno, fondatore e brand ambassador di Cuvage, «parte tra Acqui e Strevi (Alessandria) e parte dalle alte quote di Castino (Cuneo). Qui ricerchiamo la finezza e il nerbo del Pinot nero». L’annata 2020 è uscita sul mercato da pochissimo.
Zaccagnini – San Clemente, Trebbiano d’Abruzzo Doc 2023
Fresco di restyling d’etichetta, non si tratta di un bianco “silenzioso”, ma alle note tropicali tipiche del Trebbiano d’Abruzzo si uniscono anice, spezie e miele d’acacia, e a un palato materico e fruttato fanno da contraltare finezza e verticalità. «Questo vino nasce dalla volontà aziendale di conferire importanza al Trebbiano d’Abruzzo», dice Federica Lauterio, enologa di Zaccagnini. «Le uve arrivano dai vigneti più ventilati. Grazie all’utilizzo di barrique esauste (3 mesi) non copre il vino con note di legno».
Zaccagnini – Chronicon, Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2023
Il Cerasuolo d’Abruzzo Chronicon, altra linea oggetto di restyling presentato in anteprima, è succoso e fruttato, un distillato di amarena, ma anche un po’ minerale. Alla sua esclusiva produzione l’azienda ha dedicato parte del vigneto del Montepulciano, quella più in ombra. A testimonianza del fatto che i rosati non si fanno in cantina, ma sono progettati a partire dalla vigna. La nuova etichetta, che riporta la frase dei monaci benedettini dell’abbazia di San Clemente a Casauria “insulam omnibus bonis refertam et quasi verum paradisum omnibus optimis fructibus reduntantem”, esprime tutto il legame con il territorio.
Poderi dal Nespoli – Orange Wine, Rubicone Igt 2023
Un Orange Wine che è “orange” solo di nome, ma non di fatto. «La scelta è stata di selezionare i vigneti più storici di Trebbiano (85%) a bassa resa e quelli più recenti di Pinot bianco, quest’ultimo raccolto surmaturo per avere più concentrazione», spiega Scipione Giuliani, enologo di Poderi dl Nespoli. La macerazione sulle bucce c’è e dura 30 giorni, di cui i primi 12 a bassa temperatura, «perché l’intento è quello di estrarre i precursori aromatici più fruttati, affinché il vino possa esprimere tutta la propria aromaticità», sviluppando un gusto preciso e non tannico.
Poderi dal Nespoli – Gualdo, Romagna Sangiovese Predappio Doc 2020 biosimbiotico
Dalla Menzione geografica Predappio arriva questo single vineyard, che sa di ciliegia, nato da un progetto di ricerca in collaborazione con l’Università di Udine. Qui si è impiantato un vigneto nel 2017 seguito con agricoltura biologica e biosimbiotica. «Quest’ultima prevede, in parole semplici, l’iniezione nel terreno di funghi che si associano in modo simbiotico alle radici della vite (micorrize) contribuendo ad aumentare la resistenza delle piante», dice Giuliani.
Poderi dal Nespoli – Il Nespoli, Romagna Sangiovese Superiore Riserva Doc 2020
Sempre nella zona di Predappio, pur non fregiandosi della Mga, nasce lo storico vino aziendale Il Nespoli. In questo caso cambia il clone di Sangiovese, dal grappolo più piccolo, la raccolta è manuale e l’affinamento avviene in barrique (mentre Gualdo prevedeva solo acciaio). Nel calice le note speziate non coprono quelle fruttate di mora di gelso e ciliegia più scura, per un palato profondo e corposo.
Zaccagnini – Tralcetto, Montepulciano d’Abruzzo Riserva Doc 2020
Novità lanciata quest’anno, la Riserva del vino simbolo aziendale conosciuto in tutto il mondo, il Tralcetto (dal 1978). L’annata 2020 è stata prodotta in soli 15.000 esemplari (subito esauriti), ma in futuro la produzione di questo Montepulciano abruzzese in chiave moderna si espanderà. Al naso le note di ciliegia scura e matura, confettura si fondono con quelle speziate. Sorso pieno e intenso, dal tannino ben integrato.
Ricossa – Noceto Nizza Docg 2019
Menzione geografica del Nizza Docg, con Noceto siamo in presenza di un vero e proprio monopole di 18 ettari, proprietà esclusiva di Ricossa. I vigneti, disposti tra Nizza e Acqui, raggiungono pendenze importanti (20-30%), arrivano fino a 450 metri d’altezza e sono allevati a rittochino con una densità di 6.000 ceppi/ha. Sono stati piantati 20 anni fa, proprio in vista del progetto a Docg del Nizza (la Garantita nel 2024 compie 10 anni). Al naso sa di frutti neri maturi e liquirizia; in bocca è corposo, dall’acidità elevata, con rimandi di note di vaniglia.
Foto di apertura: le bottiglie in assaggio di Cuvage, Zaccagnini, Poderi dal Nespoli e Ricossa
Tag: Argea, Cuvage, Federica Lauterio, Massimo Romani, Poderi dal Nespoli, Ricossa, Scipione Giuliani, Stefano Ricagno, Zaccagnini© Riproduzione riservata - 03/10/2024