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Prosecco e Pinot grigio, i vitigni più impiantati in Italia

11 Gennaio 2013 Civiltà del bere
Qualche giorno fa abbiamo pubblicato le cosiderazioni di Eugenio Sartori, direttore dei Vivai Cooperativi di Rauscedo, sulle varietà attualmente più richieste dai produttori. Analizziamo ora i dati su Prosecco (Glera) e Pinot grigio, i vitigni che sono ai vertici della classifica dei più impiantati, registrando, negli ultimi cinque anni, aumenti vertiginosi della domanda di barbatelle. IL FENOMENO PROSECCO INNESCATO DALLA DOC - Nel Nordest, grazie alla creazione della grande Doc Prosecco, a partire dal 2008 è esplosa la richiesta di barbatelle di questa varietà raggiungendo un livello mai registrato prima per nessun vitigno a bacca bianca: 12 milioni di piantine utilizzate nel 2011-12 pari a una superficie di 4 mila ettari di nuovo vigneto. L’estensione del vigneto Prosecco pari a 6.275 ettari nel 1970, è rimasta tal quale fino al 1990, è leggermente aumentata tra il 1990 e il 2000 ed è esplosa dal 2008 in poi per quasi triplicarsi in un triennio. Oggi possiamo stimare in 23 mila ettari la superficie complessiva investita a Glera di cui 20 mila destinati alla produzione di Prosecco Doc e Docg e circa 3 mila per la produzione dell’Igt Glera. Il Friuli Venezia Giulia complessivamente con gli ultimi impianti arriverà a 3.500 ettari e la restante quota sarà patrimonio del Veneto come del resto previsto al momento della creazione della vigna Doc Prosecco. PINOT GRIGIO, IL PREFERITO DAI VITICOLTORI DEL NORDEST - Chiusa la parentesi Prosecco l’attenzione nel Nordest si è ora concentrata sul Pinot grigio che, grazie ai prezzi spuntati in vendemmia, risulta essere la varietà preferita dai viticoltori anche se, a nostro avviso, non è per niente scontato che la richiesta del relativo vino, soprattutto negli Stati Uniti, possa avere un costante trend positivo. Il grafico della produzione di barbatelle di Pinot grigio evidenzia, infatti, un andamento piuttosto anomalo, un alternarsi di alti e bassi che indicano come la domanda di mercato, che influenza direttamente la produzione vivaistica, sia molto condizionata dai prezzi delle relative uve. Oggi possiamo stimare la superficie coltivata a Pinot grigio in Italia pari a 16.260 ettari contro i 15.484 del 2012 con un incremento di 776 ettari pari a +5%. Si tratta di un’estensione notevole soprattutto se pensiamo che nel 1970 erano solo 969 gli ettari coltivati con questa varietà in Italia!

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