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Annate storiche: Trappolini, impegno preso con il tempo

10 Ottobre 2012 Roger Sesto
Annate storiche di vini mitici (18): Lazio La Trappolini di Castiglione in Teverina, fondata nel 1960, è oggi tra le realtà vitivinicole più interessanti della Valle del Tevere, zona ricca di fertili terreni e favorevoli esposizioni. Condotta dai figli di Mario (il fondatore), Roberto e Paolo, dal 2003 l’azienda si sta dedicando alla ristrutturazione dei vigneti, ubicati al confine fra Lazio e Umbria ed estesi su 19 ettari. Un viatico volto al miglioramento qualitativo dei vini e alla riscoperta di storiche cultivar autoctone, fra cui Malvasia, Grechetto, Drupeggio, Verdello, Aleatico. IMPEGNO, CARATTERE, ESPRESSIONE DEL TERRITORIO - «Alla base della produzione dei nostri vini c’è la convinzione del potenziale viticolo delle nostre vigne, grazie a nettari gradevoli da giovani, ma capaci di regalare continue emozioni nel tempo». Questo il pensiero di Paolo Trappolini, che racconta come la loro sia una realtà piccola e posta in un areale poco conosciuto e che per questo può emergere «solo con questo modus operandi, atto a testimoniare nel tempo l’impegno delle persone coinvolte, il carattere dei vitigni impiegati e l’espressione del territorio». PATERNO E IDEA - I vini più significativi sono il Paterno, Sangiovese in purezza e l’Idea, un rosso dolce a base di Aleatico: «Il primo nasce nel 1987, da uve di una vigna vecchia, impiantata su terreni assai vocati, poco produttiva. Annata storica di questo vino è la 1997; in quell’anno organizzammo una verticale delle prime dieci vendemmie dai risultati sorprendenti. Idea debutta invece con il raccolto del 1998, dopo anni di sperimentazioni; fu un azzardo produrre un vino rosso dolce, da un’uva poco riconosciuta, in un mercato inflazionato di vini dolci, che però si è rivelato un successo. Da allora sono cambiate molte cose, abbiamo impiantato nuovi vigneti di Aleatico, migliorato la tecnica viticola, di appassimento e di vinificazione, eppure quel 1998 continua a essere il nostro riferimento ideale».

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