Vini rossi per l’estate: 5 novità (+ 1 rosato) da provare
Dal Merlese di Umberto Cesari al Brunello Vigna Marrucheto di Banfi, passando per il Pinot nero Lafòa di Cantina Colterenzio, la special edition 20 Anni di Passopisciaro, il Neroperso di Enoitalia e il Rosato La Mora, new entry di Cecchi.
Chi l’ha detto che in estate si bevono solo bianchi e bollicine? Per sfatare questo luogo comune vi proponiamo tre rossi più un rosato al loro debutto sul mercato. Tutte le etichette sono il risultato di lunghe e appassionate ricerche da parte di produttori attenti a bilanciare tradizione e sperimentazione, struttura ed eleganza, identità territoriale e piacevolezza di beva.
Umberto Cesari – Solo, Rubicone Rosso Igt
Il Merlese è un incrocio inedito tra Merlot e Sangiovese, nato dalla collaborazione tra la Cantina romagnola Umberto Cesari e la facoltà di Agraria dell’Università di Bologna (la relazione tra l’azienda e l’ateneo dura da ben 40 anni). L’ispirazione arriva dal climate changing; questa nuova varietà si dimostra infatti più tollerante agli stress climatici. Viene coltivata su terreni calcarei con matrice argillosa, seguendo pratiche agronomiche e sostenibili. Il Merlese matura in anticipo rispetto al Sangiovese, ma dopo il Merlot. Dal primo eredita forza e struttura, dal secondo i profumi e una maggiore gentilezza. Solo è un vino dal colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, fruttato e balsamico. Ampio, con un tannino deciso e ben integrato.
Banfi – Vigna Marrucheto, Brunello di Montalcino Docg
Il nome di Banfi è indissolubilmente legato al Brunello, a cominciare dalle etichette Poggio alle Mura e Poggio All’Oro. Oggi la gamma si arricchisce di una nuova referenza, Vigna Marrucheto, che debutta con l’annata 2016 in un’edizione di poco più di 12 mila bottiglie. Le uve arrivano da tre parcelle dell’omonima Vigna Marrucheto (circa 10 ettari), situata nell’area sud-orientale della grande tenuta ilcinese. L’allevamento del Sangiovese è ad alberello Banfi, un sistema messo a punto dalla stessa Cantina. Rosso rubino intenso, il Brunello Vigna Marrucheto ha un naso complesso e ricercato. Strutturato e vibrante al palato, con tannini setosi, bella acidità e lunghissima chiusura.
Cantina Colterenzio – Lafòa, Alto Adige Pinot nero Doc
Lafòa è la linea di punta di Cantina Colterenzio, nata verso la fine degli anni Ottanta sulla spinta della rivoluzione qualitativa delle aziende vinicole dell’Alto Adige. Oggi la collezione si arricchisce di una nuova referenza a base Pinot nero, frutto di un’attenta analisi dei suoli e dell’attività in vigna e in cantina. Ci sono voluti ben 10 anni di lavoro e sperimentazioni, dalla zonazione fino alla selezione delle botti per l’invecchiamento. Il nuovo Lafòa, Pinot nero Alto Adige Doc nasce da sei vigneti vocati nei pressi di Ora e di Cornaiano. È un rosso carismatico, equilibrato, complesso, con un grande potenziale di invecchiamento.
Passopisciaro – 20 anni, Etna Rosso Doc 2019
A vent’anni esatti dalla prima vendemmia, la Cantina siciliana Passopisciaro ha deciso di celebrare questo traguardo importante con una special edition solo in magnum (1550 esemplari) che porta la firma del titolare Andrea Franchetti. Il vino si chiama semplicemente 20 anni ed è un blend di Nerello mascalese delle migliori uve del 2019. Riunisce le partite di tutte le contrade aziendali sulle pendici dell’Etna: le spezie seducenti di Sciaranuova, la struttura di Guardiola, i delicati fiori di Rampante, i succosi frutti rossi di Porcaria e le note erbacee di Chiappemacine. Il risultato è un rosso elegantissimo, che rende omaggio allo stile essenziale di Passopisciaro.
Enoitalia – Neroperso, Appassimento Veneto Igt 2019
Neroperso, il nuovo vino di Enoitalia, rende omaggio all’antica arte veneta dell’appassimento, che ancora oggi resta al centro di buona parte della produzione enologica regionale. Dopo la vendemmia, i grappoli sono lasciati appassire per circa 2 mesi in fruttaio prima di procedere alla vinificazione. Il risultato è un vino rosso rubino con leggeri riflessi granati. Nel bouquet, ampio e intenso, si distinguono note di frutta matura e confettura di ciliegie. Il sorso è ricco e bilanciato, con una intrigante speziatura dolce e una texture vellutata. Chiusura lunga e balsamica.
Cecchi – La Mora, Maremma Toscana Rosato Doc
Anche la storica Cecchi, famosa per i suoi rossi toscani (a cominciare dal Chianti Classico) ha deciso di cedere al fascino dei rosati. Proposto con l’annata 2020, La Mora Rosato è a base Sangiovese, con uve che crescono nei vigneti di proprietà situati lungo la costa maremmana. Di colore rosa tenue con riflessi ramati, ha un bouquet delicato di piccola frutta rossa, note di macchia mediterranea e sentori minerali. In bocca l’acidità è bilanciata dalla morbidezza, garantendo una beva immediata e piacevole, ma non certo banale.
Foto di apertura: K. Knight – Unsplash
Tag: Banfi, Cecchi, Colterenzio, rossi per l'estate, Umberto Cesari© Riproduzione riservata - 18/08/2021