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Speciale Toscana: Rocca delle Macìe

6 Novembre 2012 Emanuele Pellucci
Ecco il sedicesimo dei 22 ritratti aziendali dedicati alla regione Toscana: Rocca delle Macìe di Castellina in Chianti (Siena). Sull'argomento sono già on line anche la panoramica regionale delle Doc e Docg I nostri report: Toscana e i dossier sulla Cantina Banfi di Montalcino (Siena), Carpineto di Greve in Chianti (Firenze), Casale Falchini di San Gimignano (Siena) Castello di Bolgheri (Castagneto Carducci, Livorno), Castello di Querceto di Greve in Chianti (Firenze), Castello d'Albola di Radda in Chianti (Siena), Fattoria di Grignano di Pontassieve (Firenze), Fattoria di Magliano (Magliano in Toscana, Grosseto), Fontodi di Panzano in Chianti (Firenze), Tenuta Le Mortelle di Castiglione della Pescaia (Grosseto), La Cura di Massa Marittima (Grosseto), Melini di Poggibonsi (Siena), Petra di Suvereto (Livorno), Poderi di Capo d'Uomo di Monte Argentario (Grosseto) e Poggio al Tesoro di Donadoratico (Castagneto Carducci, Livorno).

L'amore corrisposto per il Sangiovese

DUECENTO ETTARI DI VIGNETO IN BEN SEI PROPRIETA' NEL CHIANTI CLASSICO. LA VOGLIA DI METTERSI SEMPRE ALLA PROVA ESALTANDO LE VIRTU' DI UN TERRITORIO. IL GRANDE IMPEGNO NEL LAVORO DI ZONAZIONE «Quando mio padre Italo acquistò nel 1973 la Rocca delle Macìe, 85 ettari di terreno e solo due coltivati a vigneto, e la vicina tenuta Sant’Alfonso per dar vita a un’azienda vitivinicola nel cuore del Chianti Classico», ricorda oggi Sergio Zingarelli, «si sentì dire da un esperto enologo che in quella seconda proprietà non avrebbe mai prodotto un buon vino. La stessa cosa ripetè più tardi un altro esperto. Poi abbiamo visto com’è andata a finire». Da anni, ormai, il Chianti Classico Tenuta Sant’Alfonso è uno dei cru non solo di Rocca delle Macìe, il sogno di Italo Zingarelli, produttore cinematografico di successo, ma dell’intera Denominazione chiantigiana. «Il mio vino», continua Sergio, che dal 1989 guida l’azienda in collaborazione con la sorella Sandra e la moglie Daniela, «è la prova vivente di come il Sangiovese riesca a dare differenti espressioni di sé a seconda del terreno dove viene coltivato, dei differenti cloni usati e del tipo di vinificazione applicata». SEI TENUTE IN MAREMMA E CHIANTI CLASSICO - Quello tra Rocca delle Macìe (circa 600 ettari di cui oltre 200 coltivati a vigneto e 80 a oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, Fizzano e Le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casamaria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano) e il Sangiovese è dunque un amore lungo quasi quarant’anni. Sergio Zingarelli, infatti, convinto delle enormi potenzialità di questo vitigno, ha investito molto negli anni per cercare di esprimere al meglio le sue caratteristiche. Grazie a un’accurata zonazione delle fattorie di proprietà e all’esperienza acquisita in quasi quarant’anni di lavoro in vigna, oltre che ai risultati raggiunti dal progetto di ricerca e sperimentazione Chianti Classico 2000 (elaborato dal Consorzio Vino Chianti Classico, con l’approvazione del ministero dell’Agricoltura, e finanziato dall’Unione Europea), sono stati messi a coltura i cloni di Sangiovese più adatti alle singole situazioni pedoclimatiche di ogni terreno. VINI E PRODOTTI DELL'AZIENDA - Ed è proprio il Chianti Classico Tenuta Sant’Alfonso, uno dei vini storici dell’azienda e uno dei due prestigiosi cru prodotto con uve Sangiovese in purezza provenienti esclusivamente dalla tenuta omonima, il miglior testimone di quest’opera di valorizzazione. «La diversa composizione dei terreni rispetto alle altre tenute, più ricchi in argilla e più poveri in scheletro, unita a specifici cloni di Sangiovese», spiega Zingarelli, «fa sì che lo sviluppo e la maturazione delle uve avvengano con una maggiore concentrazione di polifenoli e di sostanze aromatiche. Il risultato è un Chianti Classico ricco ed elegante, con una struttura gustativa armonica e piacevole». Questo vino è l’esempio pratico di come dal Sangiovese possano essere prodotti vini unici e irripetibili ed è proprio qui che, secondo Zingarelli, sta la sua forza. Oggi Rocca delle Macìe produce ben 17 diverse tipologie di vino, una profumata grappa, il Vinsanto e l’esclusivo olio extravergine d’oliva prodotto nel frantoio di proprietà all’interno della Tenuta Riserva di Fizzano, che ospita anche un raffinato relais.

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