In Italia

In Italia

Nocera, vitale, generoso e profumato di mare

24 Novembre 2020 Roger Sesto
Nocera, vitale, generoso e profumato di mare

Il Nocera è una varietà che si trova soprattutto nell’areale di Milazzo. E Francesca Planeta scommette che contribuirà a far crescere il successo della Sicilia del vino. Vitale e generoso, questo vitigno autoctono siciliano si esprime con eleganza e con note intriganti di ciliegie e macchia mediterranea.

Vitigno presente storicamente nel Messinese e nelle aree meridionali calabresi, oggi insiste quasi solo nel comprensorio di Milazzo. Tra le sue rare vinificazioni in purezza, va menzionato il Sicilia Nocera Doc di Planeta, proveniente da Tenuta La Baronia a Capo Milazzo.

Racconta Francesca Planeta: «L’amore per il Nero d’Avola e per le sue diverse espressioni territoriali, e la collaborazione con la Fondazione Barone Lucifero, ci hanno regalato anche la scoperta di questa varietà. Dopo i primi 10 anni in vigna, dal suo impianto a oggi, possiamo dire che è una cultivar elegante e intrigante, che tornerà a ravvivare il futuro prossimo della viticoltura siciliana. Sui nostri terreni ricchi e profondi, coperti da un strato di sabbie vulcaniche, risulta molto vitale e generosa. Presenta foglie grandi, grappoli abbastanza spargoli, acini voluminosi e pruinosi». Si ipotizza l’esistenza di due biotipi di Nocera, uno delle zone marine, l’altro delle montagne messinesi.

Francesca Planeta

Il Nocera di Planeta, velluto sul palato

La versione di Planeta origina da suoli alluvionali, sciolti, scuri, profondi, limosi, con poco scheletro; gli impianti sono a cordone speronato e ad alberello, densi 5.000 ceppi/ha, per una resa di 65 q di uva/ha. Il mosto fermenta in acciaio con una macerazione di 7 giorni a 25 °C, corroborata da frequenti rimontaggi; dopo la svinatura seguono malolattica e imbottigliamento, nel luglio dopo la vendemmia.

«Di colore scuro, caldo e brillante, offre un bouquet dai profumi agrumati di tamarindo, ciliegie mature e macchia mediterranea; al palato è così morbido che, se il Nero d’Avola, dopo adeguato affinamento, fosse paragonabile alla seta, il Nocera fin da subito richiama il velluto. Molto interessante anche l’influenza della posizione della vigna, sul promontorio di Capo Milazzo, che lo rende un vero rosso di mare, dalle note iodate e di alghe».

Per leggere l’articolo completo sui vitigni autoctoni della Sicilia clicca qui

In Italia

Cadgal, l’altra faccia del Moscato d’Asti

Alessandro Varagnolo, che guida la Cantina piemontese dal 2023, mira a dare […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: alla 3^ edizione del summit riflettori puntati sui grandi bianchi e sui giovani

La biennale “marittima” di Civiltà del bere si è svolta l’8-9 giugno […]

Leggi tutto

9 Morellino del Cuore + 1 di vecchia annata

I 10 campioni di Tenuta Agostinetto, Poggioargentiera, Cantina Vignaioli del Morellino di […]

Leggi tutto

La linea Ritratti di La-Vis si rinnova

Rinasce la storica gamma della Cantina trentina che comprende Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, […]

Leggi tutto

Monteverro all’Enoluogo: il grand vin bordolese-mediterraneo sfida il tempo

Il salotto milanese di Civiltà del bere ha ospitato una verticale di […]

Leggi tutto

Il futuro del Cannonau è giovane

Non solo rosso, ma anche spumante, rosato, passito e liquoroso. È quanto […]

Leggi tutto

Breve giro in Calabria, tra pionieri ed emergenti

Durante il Vinitaly abbiamo incontrato cinque imprenditori, dalle storie molto diverse, che […]

Leggi tutto

Il Ludwig di Elena Walch è il miglior Pinot nero d’Italia

Seguono a stretto giro la Riserva Burgum Novum di Castelfeder e la […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati