In Italia

In Italia

Ferrari, la seconda volta della Riserva Bruno Lunelli

30 Novembre 2022 Elena Erlicher
Ferrari, la seconda volta della Riserva Bruno Lunelli

Con l’annata 2006, Ferrari lancia la seconda edizione della Riserva Bruno Lunelli, l’esclusiva bollicina dedicata al capostipite della famiglia. Un atto d’amore della terza generazione alla guida dell’azienda, per una bottiglia che diventa anche un’opera d’arte digitale NFT.

Si dice che la prima volta non si scorda mai, ma in casi speciali anche la seconda merita di essere ricordata come un evento memorabile, soprattutto se si verifica dopo ben 16 anni dalla prima. Stiamo parlando della presentazione della Riserva Bruno Lunelli, Metodo Classico Trentodoc di Cantine Ferrari dedicato al capostipite della famiglia, che esce oggi con l’annata 2006, dopo aver trascorso 15 anni sui lieviti. La prima era stata la 1995, uscita nel 2006. Millesimo e lancio sul mercato non sono stati scelti a caso: «Il 2006 è il centenario della nascita di nonno Bruno», spiega Matteo Lunelli, presidente e AD di Ferrari Trento, «e il 2022 è l’anniversario dei 120 anni dell’azienda». La speciale bollicina è stata presentata al ristorante Seta del Mandarin Oriental di Milano, lo scorso 9 novembre.

Uno spumante che è un atto di amore

«Il Ferrari Riserva Bruno Lunelli è un atto di amore e riconoscenza verso nostro nonno Bruno e una sintesi perfetta dei suoi valori e del suo spirito visionario», continua Matteo Lunelli. «Io sono nato pochi mesi dopo la sua scomparsa, nel 1974. Ma il suo pensiero emerge chiaramente non solo da ciò che ci ha lasciato, ma anche dalle sue lettere. Come quella che ha scritto a mia nonna Elda per dichiararle il proprio amore: “Io sento per lei il più tenero affetto che posso concepire… mi sento di amarla… Vorrei che la stessa felicità che sento fosse la sua. Non le posso offrire ricchezze, ma una vita e un nome onorato… per rispondere ai doveri di un vero galantuomo”. Questo era nostro nonno Bruno Lunelli». Oggi il gruppo Lunelli porta avanti il suo sogno.

Ferrari Riserva Bruno Lunelli
Bruno Lunelli sulla soglia della sua storica enoteca di Trento

Riserva Bruno Lunelli secondo l’enologo

Nella Riserva Bruno Lunelli convivono sia la tradizione sia l’innovazione a cominciare dalla bottiglia a fondo convesso che le conferisce il carattere di eccezionalità e che rende indispensabile una completa gestione della stessa a mano, dalla cantina al consumatore. La stessa cura che è stata necessaria per la sua produzione. «Un vino da trattare in guanti bianchi», commenta l’enologo Ruben Larentis, «frutto di una vendemmia, la 2006, caratterizzata da un’alternanza di eventi atmosferici tanto particolari quanto inattesi». Come il Giulio Ferrari Riserva del fondatore, nasce da 100% uve Chardonnay selezionate da porzioni di vigneti fino a 600 metri di proprietà della famiglia Lunelli alle pendici dei monti intorno a Trento. Si pressano le particelle di vigneto singolarmente e si effettua un assemblaggio anticipato a dicembre-gennaio, ma continuamente modificato fino a maggio. Ha riposato 15 anni su lieviti selezionati, per essere poi sboccata solo a gennaio 2022.

Ferrari Riserva Bruno Lunelli
La bottiglia della Riserva Bruno Lunelli ha un particolare fondo convesso, che rende obbligatoria la conservazione coricata e il servizio soltanto nel secchiello

Riserva Bruno Lunelli nel calice

La Riserva Bruno Lunelli ha un’impronta differente dal Giulio Ferrari. È una bollicina che punta sulla sapidità, l’intensità e la complessità e che finisce in estrema delicatezza. Bouquet composito dove emergono note tostate, saline, speziate, a cui seguono frutta gialla, agrumi, canditi, zafferano, anice e mela cotogna. E ancora, zenzero, curcuma, accenni finali resinosi e balsamici. Ampio e leggero al palato, ma anche di grande energia ed equilibrio armonico.

Un’opera d’arte unica

Riserva Bruno Lunelli è prodotta in 6.891 esemplari numerati al costo di circa 500 euro l’uno. Ogni cofanetto in cui è racchiusa contiene una card con QR code grazie al quale è possibile scaricare, attraverso un’esperienza personalizzata e guidata, il proprio NFT che è composto in maniera artistica dal modello in 3D della bottiglia di Ferrari Riserva Bruno Lunelli, abbinato a un pattern grafico. Ogni NFT, in quanto versione digitale collezionabile (digital collectible) della bottiglia acquistata, è unico e diverso nella sua identificazione, facendo del vino una vera e propria opera d’arte.

Foto di apertura: Marcello, Camilla, Matteo e Alessandro Lunelli di Ferrari Trento

In Italia

Cadgal, l’altra faccia del Moscato d’Asti

Alessandro Varagnolo, che guida la Cantina piemontese dal 2023, mira a dare […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: alla 3^ edizione del summit riflettori puntati sui grandi bianchi e sui giovani

La biennale “marittima” di Civiltà del bere si è svolta l’8-9 giugno […]

Leggi tutto

9 Morellino del Cuore + 1 di vecchia annata

I 10 campioni di Tenuta Agostinetto, Poggioargentiera, Cantina Vignaioli del Morellino di […]

Leggi tutto

La linea Ritratti di La-Vis si rinnova

Rinasce la storica gamma della Cantina trentina che comprende Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, […]

Leggi tutto

Monteverro all’Enoluogo: il grand vin bordolese-mediterraneo sfida il tempo

Il salotto milanese di Civiltà del bere ha ospitato una verticale di […]

Leggi tutto

Il futuro del Cannonau è giovane

Non solo rosso, ma anche spumante, rosato, passito e liquoroso. È quanto […]

Leggi tutto

Breve giro in Calabria, tra pionieri ed emergenti

Durante il Vinitaly abbiamo incontrato cinque imprenditori, dalle storie molto diverse, che […]

Leggi tutto

Il Ludwig di Elena Walch è il miglior Pinot nero d’Italia

Seguono a stretto giro la Riserva Burgum Novum di Castelfeder e la […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati