Fermento: il nuovo numero di Civiltà del bere

Fermento: il nuovo numero di Civiltà del bere

Il volume 2 di Civiltà del bere 2020 è in edicola dal 18 maggio, in anteprima per gli abbonati digitali e su store.civiltadelbere.com

Il nostro mondo è in fermento. Non solo nello sforzo del momento, nell’immaginarsi le conseguenze derivanti dallo stop per l’emergenza Covid-19. Ma in fermento lo è sempre e da sempre.
In cantina, nel senso più letterale del termine: laddove i lieviti vivono, si nutrono, proliferano per dare vita al vino. Dentro le aziende, dove i produttori sperimentano e inventano nuove strategie e soluzioni. Anche nel pianeta birra, con il movimento artigianale, non mancano iniziative inedite, così come in cucina, dove i grandi chef hanno fatto della fermentazione un trend degli ultimi anni.

Ma c’è molto altro, in questo numero che inaugura un nuovo modello per il futuro di Civiltà del bere (come racconta nel dettaglio l’Editoriale di Alessandro Torcoli).

In Italia: guida alle annate debuttanti

Il viaggio comincia in Italia, dove andiamo a riscoprire gli autoctoni della Calabria e i luoghi del Prosecco. A Montepulciano si stringono nuove alleanze per riaffermare l’identità del Nobile, mentre la Vernaccia di San Gimignano si confronta nel calice con il Nuovo Mondo. Immancabile e preziosa, la guida alle annate debuttanti riassume l’andamento climatico e la qualità dei millesimi in arrivo sul mercato per le principali denominazioni, da nord a sud (con focus sulle Colline Teramane). Infine, conosciamo due giovani produttori:Hannes Andergassen e Silvia Barbaglia.

Senza confini: da New York alla liturgia religiosa

Sono passati tre mesi, ma sembra un’altra epoca: vogliamo raccontarvi del debutto mondiale di Barolo e Barbaresco a New York. E poi guardiamo oltre, esplorando il futuro “in rosa” della Germania, ma anche la curiosa liturgia del vino da Messa, che deve essere “naturale, figlio della vite e non corrotto”. Anche se – ricorda la rubrica Luoghi (non) comuni – il vino non esiste in natura, è un prodotto della cultura. E si può anche ascoltare, grazie alla playlist del nostro sound sommelier.

Scienze: il vigneto di domani

Ritorniamo alle radici per scoprire quale acqua beve la vite, ma anche per conoscere le peculiarità delle sue diverse forme di allevamento. Che sia a spalliera, pergola o alberello, una cosa è certa: il vigneto di domani dovrà essere flessibile e resistente, per reagire al clima che cambia e seguire una via sostenibile.

Business: l’anno senza fiere

Il 2020 sarà ricordato come l’anno senza fiere? Intervistiamo Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, per comprendere le ultime scelte di Vinitaly. E cerchiamo di immaginare la futura evoluzione dei mercati, con un’analisi dello stato di salute della nostra distribuzione e una riflessione sulla macro e microeconomia post Covid-19. Una cosa è certa: il coronavirus fa guardare il mondo con occhi diversi (come titola la rubrica Controvento).

Food e l’altro bere: l’impero dei sensi e dei colori

Dai golosi influssi orientali che pervadono la nostra cucina passiamo ai piselli, dolci primizie di stagione. I Fagottelli La Pergola di Heinz Beck sono protagonisti dei nuovi abbinamenti stellari con quattro proposte in pairing (vino straniero, vino italiano, cocktail e analcolico). Mentre un’altra stella si è spenta, quella di Sirio (Maccioni), una star della ristorazione newyorkese. Sul fronte birra parliamo di concorsi (italiani, europei, mondiali), ma il Centerba dell’antica liquoreria Toro ci porta dritti sulla Maiella. Gran finale, l’impero dei sensi e dei colori del : un mondo da esplorare.

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© Riproduzione riservata - 09/05/2020

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