Abbiamo confrontato le ricadute del vino e di altri settori su economia, società e ambiente. Il nettare di Bacco vale più del calcio. La sua impronta idrica è ben al di sotto di quella che serve per creare uno smartphone o anche solo un paio di jeans.
L’articolo fa parte della Monografia Impatto (Civiltà del bere 3/2024)
Che impatto ha il vino? Per millenni si è cercata la risposta nell’individuo e nelle sensazioni che sposano il rapporto prediletto (e in diversi casi sacro) tra l’uomo e il frutto dell’uva. Negli ultimi decenni la prospettiva è cambiata e si è iniziato a considerare gli effetti che il vino produce sull’economia, sulla società e ovviamente sull’ambiente. Dare numeri è molto difficile, ma si può ragionare su alcune grandezze e, per comparazione, capirne il peso.
Il valore del comparto oggi in Italia
Il settore del vino in Italia vale circa 13 miliardi di euro. Se si considera anche il turismo enogastronomico si arriva a 15. I francesi fanno meglio e arrivano intorno ai 30-40 miliardi. Tornando da questa parte delle Alpi, si parla comunque del 5% del mercato mondiale e
l’Osservatorio Uiv-Vinitaly ha calcolato che la filiera del vino genera l’1,1% del Pil italiano. Praticamente come tutto lo sport, calcio compreso. Qualche confronto con altri mercati: quello dell’olio d’oliva vale intorno ai 3 miliardi, più o meno quanto quello delle acque in bottiglia e del Parmigiano Reggiano. Se vogliamo fare paragoni più lontani: la moda vale quasi 102 miliardi, l’auto 45 e l’agroalimentare nella sua totalità supera i 60.
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