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È lunedì… pensiamo al weekend! A Chieri (Torino) a scoprire la Freisa

15 Aprile 2013 Elena Erlicher
La Freisa di Chieri Doc compie 40 anni (fu istituita con decreto nel settembre del 1973) e festeggia nella cittadina in provincia di Torino da sabato 20 a domenica 21 aprile. "Di Freisa in Freisa" è la manifestazione, organizzata dal Comune e Consorzio di tutela della denominazione, che rende omaggio a questa varietà antica dalla grande capacità di adattamento. La Freisa è presente anche nell'Astigiano, nelle Langhe e Monferrato e, in piccola parte, nel Pinerolese. E alla kermesse insieme ai produttori della Freisa di Chieri sono presenti anche quelli degli altri territori. Nelle "enoteche itineranti", lungo via Vittorio Emanuele II, si possono degustare le migliori etichette accompagnate dai caratteristici rubatà (i grissini di Chieri), oltre che da piatti e menu a tema offerti dalla ristorazione cittadina. Numerosi gli eventi proposti, che faranno da cornice a una manifestazione che, nelle precedenti edizioni, ha raggiunto le 16 mila presenze. Si alterneranno esibizioni musicali, banchetti di vivaisti e floricoltori, mercato tipico chierese ed esposizione di auto da rally storiche. Il coupon degustazione costa 8 euro e prevede 8 assaggi di Freisa (6 euro), più 2 euro di cauzione per il calice. Per informazioni: Comune, tel. 011.94.28.470, www.comune.chieri.to.it o Consorzio per la tutela e la valorizzazione delle Doc Freisa di Chieri e Collina Torinese, tel. 011.94.70.233. PRODOTTI TIPICI - Chieri è famosa, oltre che per i già citati rubatà, il cui nome deriva dal dialetto piemontese e significa "rotolati", richiamando proprio la tecnica con la quale si formano i grissini, per i suoi formaggi, i salumi e per la bagna caoda. Ma lo è altrettanto per le delizie della pasticceria locale, come la gustosa e fragrante foccaccia dolce, i baci chieresi e le genzianelle, deliziosi bocconcini di cioccolato ripieni di creme, gli amaretti morbidi umbertini, profumati al fiore d'arancio, e i brut e bun a base di nocciole. DOVE MANGIARE - Sono solo due le salette - di cui una affacciata su una piccola corte interna - che compongono la Trattoria del Centro di Cambiano (5 chilometri a sud-ovest di Chieri), piacevolissimo locale famigliare. Qui va in scena la solida cucina piemontese elaborata in chiave casereccia. Trattoria del Centro, via Martini 34 I, Cambiano, tel. 011.94.40.310, www.trattoriadelcentro.it. DA VISITARE - In piazza Cavour si trovano la chiesa di Sant’Antonio Abate e la chiesa dei Santissimi Bernardino e Rocco. Interessante il Duomo, costruito tra il 1403 e il 1436, con una facciata in cotto, il battistero e numerosi affreschi, la cripta e il notevole coro ligneo del XV secolo. Passeggiando lungo via Vittorio Emanuele II si possono ammirare i resti di antichi palazzi nobiliari. Infine, meritano una visita il palazzo Tana del XV secolo, la chiesa di San Filippo Neri, il palazzo Solaro e la chiesa gotica di San Domenico con campanile del 1381.
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