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Divino Tuscany 2012: il gran finale a Villa Il Palagio da Sting

21 Maggio 2012 Emanuele Pellucci
Un duetto improvvisato sulle note di An Englishman in New York tra Sting e Isabel Suckling, la quattordicenne figlia di James destinata a una brillante carriera nel mondo della musica classica, è stata la ciliegina sulla torta che ha chiuso la seconda edizione di Divino Tuscany. L’atto conclusivo della kermesse fiorentina, che ha visto la partecipazione di alcune centinaia di facoltosi appassionati (1.900 euro per l’intero ciclo di appuntamenti) da vari Paesi, professionisti del settore e stampa internazionale, si è svolto infatti nella bellissima tenuta della rockstar inglese sui monti del Chianti, versante Valdarno. ILVINO E LE NOTE DI STING - È qui, nel parco della villa Il Palagio, che si è svolto il pranzo tradizionale toscano innaffiato dai grandi vini delle 50 aziende che hanno dato vita a questo evento ideato da James Suckling ed organizzato dall’IMG Artists, società leader mondiale nella promozione di artisti del mondo dello spettacolo, progettazione ed organizzazione di eventi, tra cui il Tuscan Sun Festival basato fino allo scorso anno a Cortona e adesso a Firenze. Sting ha voluto gratificare i 350 ospiti anche con un altro brano, My One and Only Love, cantato “a cappella”, quando la moglie Trudie Styler lo ha invitato sul palco e dire due parole di benvenuto. La risposta è stata: “Io non parlo, canto”. E via la canzone! ESPORTARE DIVINO TUSCANY? - Non c’è dubbio che Divino Tuscany, che quest’anno ha avuto come location il Grand Hotel Villa Cora nella suggestiva cornice del viale che porta al Piazzale Michelangelo, impareggiabile terrazza su Firenze, costituisce un’importante vetrina per le migliori produzioni enologiche della Toscana. Tuttavia molte aziende, tra quelle che hanno aderito fin dalla prima edizione, chiedono di aprire l’evento anche ai buyer, con la possibilità inoltre di esportare il format in Paesi dove allacciare fruttuosi rapporti commerciali. James Suckling si è detto disponibile ad un’operazione del genere, tanto che nel corso di una riunione con i produttori ha accennato alla possibilità di organizzare in un prossimo futuro un evento simile a Hong Kong. Insomma, un Divino Tuscany itinerante è ciò che si augurano i produttori toscani, anche se chi vi parteciperà non potrà godere delle bellezze di Firenze e della Toscana…

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