Degustazioni 24 Aprile 2024 Alessandro Franceschini

Derthona Due.Zero 2024, i nostri migliori assaggi

Un millesimo nel complesso convincente il 2022, più chiaroscuri per il 2021. All’anteprima dedicata al Derthona, in degustazione le ultime annate messe in commercio, che certificano la grande distintività olfattiva e gustativa del Timorasso.

La quarta edizione di Derthona Due.Zero ha messo nei bicchieri della stampa di settore 32 Derthona del 2022 e 23 Riserve del 2021. Due annate simili per alcuni aspetti, ma nel complesso comunque differenti. Ci sono conferme, ovvero che il tempo è un alleato di questo vitigno, anche quando è lo stesso produttore a metterlo in commercio con più tempo sulle spalle: un aspetto, quest’ultimo, che emerge con forza degustando vecchi millesimi già rilasciati dalle aziende da tempo, come ci è capitato di fare nei due giorni che abbiamo trascorso a Tortona e dintorni.
Anche in gioventù, però, è in grado di svelare originalità e timbri aromatici di grande interesse, nonché una grande piacevolezza complessiva, come hanno dimostrato molti dei campioni della calda 2022, tutti molto centrati e dei quali è stato davvero difficile decidere chi escludere dalla nostra selezione.

I Colli Tortonesi, un territorio che respinge facili semplificazioni

Sei valli (Scrivia, Curone, Grue, Ossona, Borbera, Spinti ), con relativi bacini idrografici, da nord a sud, che si intersecano con terreni di conformazioni alquanto differente che vanno da ovest e est: sedimenti di origine continentale (Pliocene e Quaternario) nella parte a nord della denominazione, formazioni di origine marina (Bacino terziario piemontese) ancora a nord e poi nella parte centrale, unità derivanti dal Dominio oceanico ligure-piemontese a sud.
Una matrice, quindi, quella presente sui Colli Tortonesi, di non semplice decifrazione e che fa sì che il Timorasso acquisisca peculiarità anche molto differenti all’interno della singola valle. A questo va unito lo stile, altrettanto personale, dei produttori: emerge una scacchiera con tanti colori, profumi e declinazioni. Non c’è ancora una mappatura ufficiale della zona e, probabilmente, questo sarà uno degli obiettivi da mettere in cantiere da queste parti, per identificare ancora meglio le caratteristiche di questo comprensorio.

Annata 2022

Una varietà che non ha paura del caldo e della siccità, anzi, che forse proprio nelle annate calde fa emergere tutto il suo carattere? Non è una certezza, naturalmente, ma viene da pensarlo dopo aver assaggiato i campioni dell’annata 2022. D’altronde, come ha sottolineato Davide Ferrarese, agrotecnico di VignaVeritas e ogni anno chiamato ad illustrare l’andamento delle annate di questo vino, alcune delle partite raccolte poco prima dell’inizio della vendemmia nel 2022 mostravano un’acidità totale su valori intorno a 7,70 e un pH a 3.
Questo nonostante l’annata sia stata definita da Ferrarese come da “cuori forti”, “estrema”, per via di temperature spesso sopra i 35 gradi in estate e una vendemmia tra le più anticipate che si ricordino da queste parti, iniziata in alcuni areali anche a fine agosto. Nel bicchiere, però, ci ha restituito vini di gran bella espressività aromatica e tutti mai carenti né in acidità, né in sapidità. Sarà solo da verificare la capacità di invecchiare, ovviamente, ma con questo scheletro, con queste acidità, scommetterci non sembra un azzardo.

Annata 2021

Non ha fatto caldo come nel 2022, a partire dall’inverno, che ha regalato anche 35 cm di neve, «un sogno a pensarci oggi» sottolinea sempre Ferrarese. Nessuna gelata e un’estate calda, in particolare intorno al Ferragosto. «Ma durante la fase di maturazione abbiamo avuto temperature minime basse e questo è importante», continua l’agronomo. La vendemmia è iniziata in modo più classico, tra il 10/15 di settembre.
Complessivamente nel bicchiere abbiamo trovato più alti e bassi rispetto all’annata 2022, ma nel caso dei vini migliori anche definizioni aromatiche più entusiasmanti, più compiute e armoniche, a conferma che il tempo non può che giovare a questo affascinante vino bianco piemontese.

Colli Tortonesi Derthona 2022

Luca Canevaro

Incisive note sulfuree, minerali, poi apre su un piacevole frutto di ananas. Avvolgente già al naso, al palato è fresco, dotato di un’ottima sapidità e un allungo davvero convincente.

Paolo Poggio

Apre con un spettro aromatico molto composito, che alterna note di camomilla, pesca, limone, canfora e menta. Di grande ricchezza il palato, freschezza e sapidità di grande impatto e un finale balsamico di eucalipto. Davvero convincente.

La Spinetta

Al naso ha un incedere molto fine, con note mediterranee, erbe aromatiche e camomilla. Al palato è molto sapido, avvolgente, dotato di ottima struttura e ricchezza, tanto da essere avvertibile una lieve nota tannica.

Vigneti Massa

Ha un impatto molto delicato, a tratti sussurrato, con una bella definizione del frutto (ananas) e degli agrumi per poi virare, con l’ossigenazione, su note di miele di acacia. Bocca molto ricca, morbida e sapida, di ottima lunghezza.

Voerzio Martini

Una grande balsamicità caratterizza il quadro olfattivo con note di menta molto evidenti e ben fatte. Al palato ha freschezza e sapidità e un allungo dinamico, ricco, di grande impatto complessivo.

Cascina Gentile

Coloro oro, ha un naso prorompente, ricco, caldo, con note di crema pasticciera, burro, albicocca e camomilla. Al palato è la sapidità, molto evidente e dominante, a caratterizzare un sorso lungo, con finale lievemente fumé.

Boveri Luigi Michele

Molto delicato e floreale, alterna piacevoli note agrumate di limone ad un frutto maturo e di bella definizione. Al palato ha sottigliezza, freschezza e una bella corrispondenza con le note avvertite al naso.

Vite Colte

Vino di ottima finezza, stratificato, con note di erbe aromatiche e floreali di acacia. Al palato ha una vibrante freschezza e un allungo convincente, con ritorni balsamici e agrumati.

Cascina I Carpini

Bel color oro nel bicchiere, ha una convincente definizione floreale che ricorda la lavanda e tante erbe aromatiche, timo in particolare. Sapido, fresco, lungo, davvero ben eseguito.

Colli Tortonesi Derthona 2021 Riserva

Cascina I Carpini – Timox

Orange, ottenuto dalla macerazione in piccole anfore, ha una ricchezza olfattiva e una fattura di ottimo pregio: floreale, rapisce soprattutto per la ricchezza delle note di erbe e il timbro balsamico. La bocca è decisamente sapida, fresca, pimpante.

Cantine Volpi – La Zerba

L’impatto è minerale, per poi aprirsi con classici sentori di agrumi e fiori. Come al solito freschezza e sapidità non mancano, così come una persistenza molto convincente su note ancora minerali.

Tenuta Garetto

Molto delicato, floreale, ha nelle note di agrume il suo timbro olfattivo più evidente e fine. Al palato è la freschezza, più che la sapidità, ad emergere con forza, con un bell’allungo e una persistenza sempre giocata su note agrumate di limone

Francesco Iandolo

Note di olive e salmastre, mostra un quadro quasi mediterraneo, molto disteso e piacevole. Al palato ha bella sapidità e freschezza da manuale. Molto interessante, con una persistenza di ottima fattura.

Terre di Sarizzola

Naso di ottima complessità e ricchezza, con note di miele di castagno e sfumature di frutta secca, noci in particolare. Al palato ha ricchezza del sorso, avvolgenza, sapidità in grande evidenza e una chiusura su belle note minerali. Ottimo.

La Colombera – Il Montino

Vini di indiscussa razza e carattere. Note agrumate e di frutta si alternano con forza per poi lasciare spazio ad un bel campionario di erbe aromatiche. Fresco, anzi, freschissimo, oltre che sapido, con una persistenza convincente.

Foto di apertura: a Derthona Due.Zero si potevano degustare 32 Derthona del 2022 e 23 Riserve del 2021

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