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Bortolomiol Grande Cuvée, omaggio al fondatore

22 Ottobre 2018 Civiltà del bere
L'etichetta più prestigiosa di Bortolomiol è un Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive dal vigneto di San Pietro di Barbozza. Viene prodotto in versione Millesimato Brut Nature per esaltare l’eccellenza delle uve e le peculiarità dell’annata.
Eccellenza qualitativa e progetti sostenibili per la salvaguardia della terra e dell’uomo. Sono questi i due pilastri portanti della Cantina Bortolomiol di Valdobbiadene, nel cuore della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. Il marchio è stato fondato da Giuliano Bortolomiol negli anni Quaranta, ma già nella seconda metà del Settecento l’avo Bartolomeo curava le sue uve Glera. Indimenticato pioniere, Giuliano Bortolomiol è stato il primo a produrre il Prosecco in versione Brut, nel 1960. Oggi le figlie Elvira, Maria Elena, Giuliana (in foto) e Luisa portano avanti con passione e dedizione l’eredità paterna e supervisionano tutto il processo produttivo con l’aiuto del team di enologi guidati da Roberto Cipresso.

Tradizione di famiglia: Bortolomiol Grande Cuvée del Fondatore

Tra le bollicine aziendali figura la Grande Cuvée del Fondatore Motus Vitae, Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg. «Questa bottiglia racchiude tutta l’esperienza spumantistica di famiglia», spiega Elvira Bortolomiol. «È un omaggio a nostro padre e una sfida con noi stesse, che ci siamo impegnate a proseguire nel segno dei suoi insegnamenti e delle sue sperimentazioni».

Un Millesimato fine e austero

Si tratta di un Rive dal vigneto collinare di San Pietro di Barbozza, allevato con l’antica forma della cappuccina modificata. «Abbiamo scelto la versione Millesimato perché ci permette di esprimere al meglio le caratteristiche di ogni annata. Per quanto riguarda il dosaggio, abbiamo preferito il Brut Nature perché esalta l’eccellenza delle uve di partenza». Sosta sui lieviti 10 mesi, a cui ne seguono altri 2-3 in bottiglia. Il bouquet è giocato su finezza e austerità. L'impatto gustativo è secco, vibrante, di grande stoffa. Le cromie del nuovo packaging richiamano i colori della natura: il marrone della terra e il celeste chiaro del cielo.    

Non manca l'attenzione all'ambiente

«Nel 2008 abbiamo deciso di convertire i nostri vigneti al biologico e nel 2011 abbiamo avviato il protocollo Green Mark. Si tratta di un disciplinare interno che mira al miglioramento qualitativo attraverso una gestione agronomica capace di garantire il minimo impatto sull’ambiente. Nel vigneto situato all’interno dello storico Parco della Filandetta nasce un’altra etichetta simbolo: lo Ius Naturae Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Biologico».
Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 5/2018. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l'ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

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