In Italia In Italia Jessica Bordoni

Architetture del vino: Terre da Vino

Architetture del vino: Terre da Vino

Lastre di rame, legno lamellare e linee del tetto che seguono il profilo delle colline di Barolo: sono gli elementi distintivi dell’edificio contemporaneo progettato da Gianni Arnaudo per la Cantina Terre da Vino. Continua nelle Langhe il viaggio tra i capolavori dell’architettura enologica.

Architetto Gianni Arnaudo

Terre da Vino è una realtà cooperativa piemontese con 5 mila ettari di vigneto e 2.500 piccoli conferitori. Il 16 febbraio 2001 la Cantina sociale ha inaugurato la sua nuova sede a Barolo, città simbolo della viticoltura delle Langhe. Il progetto è stato affidato all’architetto e designer cuneese Gianni Arnaudo, che in occasione della cerimonia d’apertura ha riassunto con parole forti la sua scelta costruttiva: «L’idea progettuale è stata sin dall’inizio improntata al rifiuto di una posticcia iconografia vernacolare (sicuramente più popolare) che avrebbe determinato come risultato una serie di edifici in formato “antica azienda agricola”, con materiali e accorgimenti estetici in stile “autogrill” e cioè “tradendo” il territorio nel modo più subdolo e deprecabile con un’operazione di totale falsità, sacrificando qualsiasi forma creativa sull’altare della più bieca omologazione».

Gianni Arnaudo

Seguire i segni del luogo

Patrimonio dell’umanità Unesco, le Langhe si meritavano un complesso rispettoso dell’ambiente, capace di porsi in armoniosa continuità con il paesaggio circostante. Arnaudo decide di isolare alcuni segni del luogo, reinterpretandoli in un gruppo di fabbricati dalle forme contemporanee. Così, ad esempio, le linee lievemente incurvate del tetto della Cantina rimandano al profilo delle colline; i rivestimenti in lastre di rame ricordano il solfato di rame che ricopre le viti; mentre il legno lamellare che cadenza alcune facciate è un omaggio all’antica arte della costruzione delle botti.

Terre da Vino
La passerella in acciaio, legno e cristallo sospesa al di sopra delle 3 mila barrique

Un percorso aereo didattico

Una passerella in acciaio, legno e cristallo collega tutti gli spazi e permette di attraversarli uno dopo l’altro. In questo modo il visitatore diventa protagonista di un articolato percorso didattico che si snoda lungo le varie aree-fasi produttive. Si tratta di una vera e propria promenade architecturale, sia interna che esterna, che permette di seguire da vicino tutto l’iter che trasforma il mosto in vino. La passerella è sopraelevata, quindi il giro non intralcia la lavorazione, garantendo al tempo stesso una prospettiva aerea di grande impatto visivo. All’altezza della barricaia il ponte è agganciato alle travi del soffitto con delle funi d’acciaio, dando così a chi lo percorre la sensazione di trovarsi letteralmente sospeso sulle 3 mila barrique. Il tour si conclude in un ambiente dalla forma a mastello affacciato sulle colline di Barolo. Il viaggio finisce proprio dove tutto comincia: tra le vigne.

Quasi 4.000 metri quadrati per l’area produttiva

Il primo edificio che s’incontra, arrivando dall’ingresso principale, è quello destinato agli uffici, ma anche all’accoglienza, con sala degustazione, wine shop e auditorium. L’area produttiva si articola in tre blocchi decisamente più grandi. Per dare un’idea delle dimensioni: la zona di vinificazione, con le cisterne in acciaio, si sviluppa su più di 1.200 metri quadrati e una superficie analoga è quella riservata alla barricaia. Il magazzino di stoccaggio ne misura 1.500. La nuova cantina di Terre da Vino ha segnato la nascita di un progetto viticolo, Vite Colte: una linea di etichette top che fonde saperi contadini, scienza e tecnologia.

Altre opere famose

Nato a Cuneo, Gianni Arnaudo si laurea al Politecnico di Torino nel 1971 e inizia l’attività presso lo Studio 65. Tra le opere architettoniche progettate singolarmente e/o in collaborazione troviamo: a Cuneo il palazzo dell’Amministrazione provinciale, il nuovo aeroporto e il progetto per il quartiere fieristico e centro direzionale Alpitour; a Grinzane Cavour lo stabilimento Dromont (premio Dedalo Minosse) e a Barolo la Cantina L’Astemia Pentita (premio Regula); a Montecarlo la Champagnerie Lamborghini-Contact e gli uffici del Consolato del Giappone. Ancora, gli uffici per le Olimpiadi ad Atlanta, il centro sportivo di Montreal, il nuovo Museo della Repubblica di Capo Verde.

Per scoprire le altre architetture del vino, clicca qui

Tag: ,

© Riproduzione riservata - 31/01/2021

Leggi anche ...

Pre British, ovvero il Marsala prima del Marsala
In Italia
Pre British, ovvero il Marsala prima del Marsala

Leggi tutto

Vintage Carpineto: 100 mila bottiglie vintage a disposizione dei collezionisti
In Italia
Vintage Carpineto: 100 mila bottiglie vintage a disposizione dei collezionisti

Leggi tutto

Musei del vino: il nuovo Museo del Ruchè di Castagnole Monferrato
In Italia
Musei del vino: il nuovo Museo del Ruchè di Castagnole Monferrato

Leggi tutto