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Anche il caffè ha le sue web star

Anche il caffè ha le sue web star

Da James Hoffman a Chiara Bergonzi, passando per Agnieszka Rojewska, Tim Wendelboe e Rubens Gardelli. Chi sono gli esperti di caffè più seguiti sui social, dove hanno creato dei veri e propri fenomeni di culto.

Il New York Times gli ha dedicato un fumetto che racconta la sua ascesa nel mondo del caffè. Per dire che ha ormai raggiunto lo status di icona pop. Stiamo parlando di James Hoffmann, uno dei guru della Third Wave.

James Hoffmann, il più famoso

Londinese, campione mondiale barista 2007, è impossibile non averne sentito parlare se avete anche un minimo iniziato a esplorare il mondo specialty. È infatti l’autore della bibbia del settore, The World Atlas of Coffee (tradotto in italiano con il titolo ll mondo del caffè da Slow Food Editore) e di una serie di altri titoli.
Soprattutto, è seguitissimo sui social – il suo canale YouTube ha superato il milione di follower – dove in video dotti quanto divertenti dettaglia metodi di estrazione, compresi quelli appena lanciati su Kickstarter, e tratta i temi più disparati. Dall’impatto delle capsule d’alluminio rispetto a quelle di carta e del caffè solubile alle recensioni di giochi per bambini a tema caffè.

I contorni del fenomeno

Hoffmann, con quella sua aria a metà tra Harry Potter e David Lynch, è forse il più noto, ma non è l’unica coffee-star in circolazione. Come ogni fenomeno globale che si rispetti, dalla musica allo sport alla ristorazione, anche il caffè è un culto, con i suoi guru e i relativi seguaci.
Ma chi sono questi profeti dello specialty, questi campioni della tazzina (o, essendo più che altro anglosassoni, dovremmo dire tazzona)? In Italia infatti le cose sono un po’ più rilassate, dal culto passiamo alla nicchia perché, si sa, il caffè è una commodity, un liquido amaro e rovente che si trangugia la mattina al bar senza tanti retropensieri. Eppure anche da noi c’è chi fa scuola, e seguito. I campionati mondiali del circuito Sca (Specialty Coffee Association) sono una grande cassa di risonanza, e molti sono partiti da lì per poi costruirsi, giorno dopo giorno, un seguito di fan desiderosi di accrescere la loro conoscenza.

caffè e scoial
Agnieszka “Aga” Rojewska

La prima “miglior barista del mondo” è polacca

Agnieszka “Aga” Rojewska, polacca, non è solo nota per avere infranto il soffitto di cristallo come prima donna a vincere la competizione come miglior barista, nel 2018. Oggi continua a gareggiare, e a vincere: come l’anno scorso a Milano quando fu finalista di due campionati, il World Coffee In Good Spirits (dedicato ai cocktail a base caffè) e il World Cezve/Ibrik (che incorona il migliore caffè greco o turco), vincendo il primo. Due campionati mondiali che un po’ richiamano, mutatis mutandis, i due Nobel guadagnati dalla connazionale Marie Curie oltre un secolo fa. In ogni caso, siamo di fronte a un talento sicuramente poliedrico, di grande ispirazione per le (ancora troppo poche) bariste donne.

L’Italiana Chiara Bergonzi e il norvegese Tim Wendelboe

Un po’ come la nostra Chiara Bergonzi. Tre volte campionessa italiana di Latte Art, è una vera forza della natura: tostatrice con Lot Zero, microroastery milanese, formatrice, giudice internazionale di gare barista e latte art, Q Grader (il riconoscimento che segnala una grandissima conoscenza della materia prima, in Italia ce sono in 47) e instancabile divulgatrice del verbo del caffè speciale nella patria del “caffè unico” e indifferenziato.
L’esterno di pietra dal gusto nordico-rétro della sua caffetteria con torrefazione di Oslo è inconfondibile e ben noto agli intenditori: del resto Tim Wendelboe se l’è costruito da sé, tre anni dopo aver vinto, nel 2004, il campionato mondiale barista. Oggi fa scuola anche via social, divulgando ricette, lanciando nuovi prodotti, spiegando origini e lavorazioni.

Il fuoriclasse della tostatura Rubens Gardelli

Se vogliamo trovargli un equivalente italiano, potrebbe essere Rubens Gardelli, campione mondiale di tostatura nel 2017. Dopo avere incontrato lo specialty in California, oggi fa base nella natia Forlì. I suoi caffè, dai profili elegantissimi e dall’iconica busta rosa, si possono trovare nelle caffetterie di tutto il mondo, dall’Austria al Canada all’Australia.
Qualcuno si chiederà: ma cosa ci sarà poi da raccontare su una tazzina di caffè? A molti connazionali parrà quantomeno bizzarro che un umile chicco nero possa scatenare tanti e tali entusiasmi. Ma forse questi supereroi della Coffea se non vi convinceranno a cambiare caffè, o bar, per cercare qualcosa di più almeno vi faranno capire quanto studio, lavoro e complessità si celano dietro un umile, piccolo ma profumatissimo chicco di caffè. Seguire per credere.

Foto di apertura: il canale YouTube di James Hoffmann ha superato il milione di follower

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© Riproduzione riservata - 14/10/2023

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