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Alto Adige Wine Summit. Le identità del Pinot nero

Alto Adige Wine Summit. Le identità del Pinot nero

Il nobile vitigno ha trovato nella provincia di Bolzano, e specialmente in alcune macroaree come Mazzon, Gleno e Appiano Monte, una terra di elezione. La biennale organizzata dal Consorzio ci ha permesso di degustare – e comparare – alcune etichette di alto profilo.


La quarta edizione dell’Alto Adige Wine Summit, organizzata dal 7 al 9 settembre dal Consorzio Alto Adige Doc, è stata l’occasione per dedicarci alla scoperta dei cru altoatesini di Pinot nero (Blauburgunder nella radice tedesca), che traducono nel bicchiere il terroir attraverso una precisa stilistica. Le menzioni geografiche prossime venture, come Mazzon, Gleno o Appiano Monte per la bacca nera borgognona, sono destinate, secondo il parere concorde di un numero crescente di produttori, a «sfamare l’appetito di informazioni degli appassionati e soprattutto a dare impulso qualitativo e più valore commerciale ai vini». Del resto, tutti i più grandi vini al mondo hanno la culla di battesimo in etichetta. Ecco allora una panoramica delle migliori etichette assaggiate durante la biennale altoatesina.

Peter Zemmer – Vigna Kofl, Alto Adige Pinot nero Riserva Doc 2021

Fondata nel 1928 la cantina ha 55 ettari di vigneto soprattutto in Bassa Atesina. La vigna Kofl, un fazzoletto di nemmeno un ettaro, è ubicata invece presso l’omonimo podere sito ad Aldino, a 1030 metri di altitudine nella zona di Mazzon (Aldein-Eich sarà la nuova Uga).  Su un terreno porfido affiancato da minerali carbonatici dolomitici nasce nel 2015 il Pinot nero di punta dell’azienda (ma la prima annata in commercio è stata la 2017). Rese bassissime (35 ettolitri/ettaro), 12 mesi di barrique e 6 in acciaio. Fini note di mirtillo, lampone e dell’amarena. Palato snello grazie al nerbo acido regalato dal clima alpino, eleganza e frutto.

Pfitscher – Vigna Das Langefeld, Alto Adige Pinot nero Riserva Doc 2019

Prima annata del nuovo cru di casa Pfitscher. Il progetto è stato battezzato intorno al 2013 ma immaginato da Klaus Pfitscher già dal 1984, quando appena ventiquattrenne, decise di piantare un’alta densità per ettaro di cloni provenienti dalla Borgogna. Vigna Das Langefeld è una delle particelle fra le più alte e vecchie in Alto Adige (550 slm) e farà parte della Uga di Gleno, una delle più vocate per la varietà. Matura 12 mesi in barrique, poi 6 mesi in botte grande da 10 hl e infine 30 mesi in bottiglia. Nel complesso profilo aromatico in cui gli accenti affumicati si mischiano ai profumi di frutti di bosco. Ricco, sfaccettato, con tannini di velluto.

Girlan – Vigna Ganger, Alto Adige Pinot nero Riserva Doc 2019

Vigna “Ganger” è un vigneto monopole, situato a Mazzon ad un’altitudine di 360-380 metri sul livello del mare. Ha netta esposizione a sud-ovest, pendenze del 3%–5% e terreni profondi con argilla in superficie e substrato calcareo. Dopo la fermentazione malolattica, il vino affina per 20 mesi in barrique e dorme ancora in bottiglia per 18. Ha sentori di frutta nera matura, mora e mirtillo, e una leggera nota speziata. È equilibrato ed espressivo in bocca, con un tannino controllato e una scia aromatica finale che ricorda il mirto.

Kollerhof – Aegis, Alto Adige Pinot nero Riserva Doc 2019

La cantina Kollerhof si trova nella classica e rinomata regione vinicola di Mazzon a circa 500 metri di altitudine. Da un appezzamento poco più grande di mezzo ettaro e piante di 35 anni di età nasce il “cru” di casa, Aegis. Viene affinato in barrique (nuove, di primo e secondo passaggio) e conservato nelle stesse per 18 mesi. Il vino rimane poi in vasche di acciaio per altri 6 mesi e due anni in vetro. Ciliegie e ribes, con una speziatura dolce al naso. Al palato è fresco e sapido, con un tannino setoso.  Una chicca prodotta in appena 1.500 bottiglie.

Cantina produttori San Michele Appiano – The Wine Collection, Alto Adige Pinot nero Riserva Doc 2019

L’eccellenza in rosso della produzione della Cantina San Michele Appiano guidata da Hans Terzer. Le uve provengono esclusivamente da vigneti selezionati della zona di Appiano Monte e Rungg e crescono su suoli ghiaiosi calcarei a contenuto argilloso. Il vino fa una macerazione a freddo di 5 giorni, a cui segue una fermentazione in tini d’acciaio. Affinamento per 12 mesi in barrique e tonneau e un ulteriore transito in botti da 12 hl prima dell’imbottigliamento. Di estrema eleganza e freschezza olfattiva, con un bel frutto di bosco succoso, profumi di more e ciliegie mature ma anche tocchi evoluti di tabacco e pepe molto ben dosati. La struttura è netta, aristocratica e il sorso non finisce mai.

Hofstätter – Vigna Roccolo, Alto Adige Pinot nero Riserva Doc

Appena mille bottiglie da un vigneto nel cuore dell’Altopiano di Mazzon. Già dai tempi dell’allora proprietario Ludwig Barth von Bartheneau l’appezzamento era nei pressi di un “Roccolo”, un luogo di cattura degli uccelli. Oggi le viti, coltivate a pergola, hanno oltre 70 anni. Il Vigna Roccolo imbottiglia l’espressività di questo cru: sprigiona i sentori di piccoli frutti rossi ed erbe di montagna e li fonde a note vanigliate e tocchi di rovere. Balsamico, succoso, lungo, con un’impalcatura impeccabile. Matura in 3 fasi: 12 mesi in barrique, altri 12 dopo l’assemblaggio in un unico legno grande e altri 12 in bottiglie nella cantina della tenuta Bartheneau.

Cantina Bolzano – Thalman, Alto Adige Pinot nero Riserva Doc 2021

Il Pinot nero Thalman è ottenuto dalla selezione dei migliori grappoli provenienti dal cru di Renon a Bolzano. Vino stratificato, affascinante, fine, che fermenta in botti di legno e affina per 6 mesi in barrique, per poi riposare ancora in bottiglia. Libera profumi boschivi, di frutti, erbe e sottobosco e sullo sfondo ha note di violetta, chiodi di garofano e un sussurro boisè. Tannini carezzevoli e una bella acidità cesellano la beva.

Foto di apertura: la vigna Kofl di Peter Zemmer a Mazzon

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© Riproduzione riservata - 25/09/2023

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