Sottozona

Sottozona

È il termine con cui i disciplinari delle denominazioni d’origine individuano aree più ristrette, all’interno del territorio delimitato, da cui si ottengono vini di più marcata personalità e di maggior livello qualitativo. Anche i francesi, ai quali ci si è ispirati per questa innovazione, segnalano zone simili, come il Médoc all’interno del Bordeaux Aoc (Appellation d’origine controlée), e anzi, si spingono pure più in là, distinguendo Pauillac, per esempio, all’interno del Médoc, e Château Mouton-Rothschild all’interno di Pauillac. È una suddivisione che applicano anche in altre zone vinicole, come in Borgogna con la Côte de Beaune e la Côte de Nuits, ma non si sognano affatto di denigrare come sottozone quei terreni, che sono i più vocati, le aree elette della vitivinicoltura. Si sta manifestando infatti un crescente malumore, in Italia, contro questa infelice definizione, che inevitabilmente danneggia, svilendolo, ciò che vorrebbe descrivere: sopra la zona la vigna campa, sotto la zona la vigna crepa. Uccisa dal burocratese.


© Riproduzione riservata - 05/04/2012

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