Pendenza
Non si parla quasi mai della pendenza dei vigneti, e un motivo c’è: l’argomento è più scottante di quanto sembri. Dalla pendenza del terreno dipende infatti l’angolo di incidenza delle radiazioni, e quindi la quantità di energia solare che arriva alla superficie della vigna, massima solo quando i raggi del sole sono a essa perpendicolari. Evidente quindi il contributo che può dare l’inclinazione del vigneto alla qualità del vino. Però più scosceso è un terreno, più difficile diventa coltivarlo. Le macchine agricole rischiano di ribaltarsi se operano tra filari disposti lungo le curve di livello, a girapoggio. Per consentire la meccanizzazione dei lavori è necessario siano invece impiantati in verticale, lungo la linea di massima pendenza: le arature si praticano dall’alto verso il basso, in altre parole a rittochino (oggi, per sciatteria linguistica, lo si chiama ritocchino), risalendo a vuoto se la pendenza è eccessiva. E i costi salgono. Chi ha vigneti con forte pendenza può quindi dire parafrasando il Poeta: “Qualità vo cercando, ch’è sì cara”.
© Riproduzione riservata - 18/11/2013