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L’Oiv fotografa i primi dieci mesi del 2011

23 Novembre 2011 Monica Sommacampagna
Sulla vitinivicoltura c'è ancora aria di recessione, ma la produzione rimane sostanzialmente stabile, a fronte di una riduzione delle superfici viticole. Lo ha affermato Federico Castellucci, direttore generale dell'Oiv nella conferenza stampa che la scorsa settimana ha “fotografato” a Parigi i primi dieci mesi del 2011. Per quanto riguarda  la superficie viticola mondiale e' stata ipotizzata una riduzione di 60mha, per un totale di 7,8 milioni di ettari complessivi. In particolare i Paesi UE vedranno una diminuzione compresa tra i 50 e i 55 mha(-1,4% rispetto al 2010 per un totale di 3.570 mha). Per quanto riguarda la produzione mondiale è stimata tra i 264,3 e i 275,2 milioni di hl: i cali più importanti si registrano in Grecia (-17%), Portogallo (-17%) e Italia (-13%) con la Francia in crescita controtendenza (+30%). Per quanto riguarda l'UE il 2011 ha visto la quinta vendemmia ridotta consecutiva, con una stima di 158,2 milioni di hl; il dato tuttavia va ridimensionato e correlato al fatto che le ultime tre campagne viticole hanno visto una diminuzione di superficie viticola tra 3.792 e 3.626 mha, pari a -165 mha di vigne. A livello mondiale la produzione resta stabile; in particolare, gli Stati Uniti scendono a 18,74 milioni di ettolitri (-10,3%) con il Cile in crescita a quota +15,5% e la Nuova Zelanda a +23,2%. Due gli scenari ipotizzati per i consumi di vino: un’evoluzione di tendenza lineare  con un aumento moderato  del consumo mondiale da 243,6 milioni di ettolitri del 2010 a 251,5 milioni di ettolitri, nell'ambito di  un volume d’affari ritrovato. La seconda, di minima, sarebbe segnata  dalla recrudescenza  della crisi economica e comporterebbe un calo per il 2011 a 235,7 milioni di hl.  
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