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Buona la prima per l’Amarone Riserva De Buris di Tommasi

14 Maggio 2019 Civiltà del bere
Buona la prima per l’Amarone Riserva De Buris di Tommasi

Tommasi è fra le Cantine che negli ultimi tre anni hanno ricevuto giudizi di eccellenza per i loro vini da almeno tre Guide enologiche nazionali. Li abbiamo chiamati Maestri dell’eccellenza, premiando la loro costanza qualitativa. L’elenco completo è sul Top delle guide vini 2019.

Il progetto Tommasi Family Estates parte dal Veneto, cuore storico della produzione, dove la famiglia è attiva da quattro generazioni con possedimenti nei territori della Valpolicella Classica e di Soave, Custoza, Bardolino e Lugana. Dalla fine degli anni Novanta del secolo scorso il raggio di azione si è allargato ad altre regioni: Poggio al Tufo in Maremma, Casisano a Montalcino, Tenuta Caseo in Oltrepò Pavese, Masseria Surani a Manduria e Paternoster nel Vulture.

Il miglior vino Tommasi nel 2019: Amarone Riserva De Buris 2008

Il 2018 ha visto il lancio di De Buris, che prende nome dall’omonima villa a San Pietro in Cariano, la più antica della Valpolicella. «De Buris è un nuovo grande Amarone che mira a posizionarsi nel settore luxury», ha spiegato Giancarlo Tommasi (nella foto di apertura con la quarta generazione alla guida dell’azienda), «ma è anche un impegno di recupero e valorizzazione che porta a compimento un percorso di crescita avviato dalla mia famiglia 20 anni fa».
Nelle vigne del celebre cru La Groletta è nato De Buris, Amarone della Valpolicella Classico Riserva Doc 2008, che alla sua prima uscita è stato subito elogiato dalle principali Guide. «L’annata 2008 è stata all’altezza del nostro debutto, grazie a un andamento climatico regolare, che ci ha permesso di vendemmiare uve perfettamente sane e mature, premessa indispensabile per l’appassimento e la lunga lavorazione prevista dal disciplinare».

De Buris, Amarone della Valpolicella Classico Riserva Doc 2008

Appassimento in fruttaio sulle tradizionali tavole di bambù per 110 giorni. Fermentazione di 30 giorni in tini di rovere con lieviti indigeni. Doppia malolattica in botti di rovere di Slavonia, poi 5 anni in botte e successivamente in bottiglia

Altre etichette premiate

Ca’ Florian, Amarone della Valpolicella Classico Riserva 2011
Paternoster
Don Anselmo, Aglianico del Vulture Riserva Doc 2015
Rotondo, Aglianico del Vulture Doc 2015

Questo articolo è tratto da Civiltà del bere 1/2019. Se sei un abbonato digitale, puoi leggere e scaricare la rivista effettuando il login. Altrimenti puoi abbonarti o acquistare la rivista su store.civiltadelbere.com (l’ultimo numero è anche in edicola). Per info: store@civiltadelbere.com

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