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Viaggio in Sicilia con Planeta. Fino al 2 agosto

27 Luglio 2015 Anna Rainoldi
L'arte contemporanea diventa diario di viaggio, dialoga con il territorio e lo racconta attraverso i suoi molteplici linguaggi espressivi. "Viaggio in Sicilia. Quando il paesaggio è in ascolto" raduna le opere dei cinque artisti ospiti dell'azienda vinicola Planeta durante la vendemmia 2014. Sono Adrianna Glaviano, Paula Karoline Kamps, John Kleckner, Carlo e Fabio Ingrassia e Ignazio Mortellaro. In mostra fino a domenica 2 agosto alla Cappella dell’Incoronazione (via Incoronazione 13, Palermo).

Con Planeta il Grand Tour degli artisti

Il progetto espositivo, a cura di Valentina Bruschi, è ideato e prodotto Planeta insieme a Riso - Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia; rientra fra le attività multidisciplinari previste dal museo per valorizzare l’arte contemporanea e la coesione con il territorio. L'occasione della mostra collettiva è la sesta edizione di Viaggio in Sicilia nel settembre 2014, moderno Grand Tour di cinque artisti organizzato nelle sei tenute della Cantina: Ulmo a Sambuca di Sicilia, Dispensa a Menfi, Dorilli a Vittoria, Buonivini a Noto, Feudo di Mezzo sull’Etna e La Baronia a Capo Milazzo. Un progetto raccontato passo passo dalla scrittrice Tiziana Lo Porto sul blog viaggioinsicilia6.tumblr.com.

Il viaggio nelle opere d'arte

Adrianna Glaviano (New York, 1989) e Ignazio Mortellaro (Palermo, 1978) hanno realizzato un reportage fotografico con tecniche e apparecchiature diverse, tra cui una vintage Polaroid Land Camera 195. Paula Karoline Kamps (Bergisch Gladbach, Germania, 1990) ha prodotto alcune tele di grandi dimensioni a tecnica mista e inchiostro su tela, con una rielaborazione onirica del viaggio. John Kleckner (Iowa, 1978) ha elaborato una grande opera che gioca con la “mimesi” del collage sovrapponendo campiture di colore, forme surreali e simboli. I gemelli Carlo e Fabio Ingrassia (Catania, 1985) hanno creato due installazioni site-specific: piccole opere a pastello nella navata centrale della Cappella, ispirate ad alcune facciate di Noto, Modica e Gibellina, e un'opera della serie I Limiti Perdono (progetto Velature), che somma infiniti strati di colore porpora disegnati a pastello su cartone per derivarne "il timbro più puro del pigmento".  

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