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Sélections Mondiales des Vins Canada: da Veneto e Abruzzo le migliori performance

12 Giugno 2014 Emanuele Pellucci
Anche quest’anno i vini veneti e abruzzesi hanno fatto la parte del leone nel medagliere italiano alla Sélections Mondiales des Vins Canada. La 21esima edizione del concorso enologico più importante delle Americhe, svolto nei giorni scorsi a Québec, ha assegnato ben 8 medaglie d’oro e 9 d’argento al Veneto, con Prosecco e Amarone in primo piano, e altrettante d’oro ma solo una d’argento all’Abruzzo. Tra le nostre regioni, bene anche Puglia (4+6), Emilia Romagna (3+5), Sicilia (3+3) e Marche (2+6), mentre la Toscana si è dovuta accontentare di una sola medaglia d’oro e 4 d’argento. A CONFRONTO CON LA FRANCIA - In quest'ultima edizione, comunque, l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano, sia perché per la prima volta ha quasi raggiunto la Francia nel numero di campioni partecipanti (279 contro i 286 dei vini transalpini) e sia perché anche a livello di riconoscimenti i due Paesi si sono pressoché equivalsi: 75 medaglie complessive alla Francia e 72 all’Italia. Unico rammarico, il non aver conquistato alcuna gran medaglia d’oro. LE AZIENDE TOP - Per quanto riguarda le nostre aziende, in evidenza soprattutto Cantina Tollo (3 medaglie d’oro), Velenosi (al suo debutto a Sélections Mondiales ha spuntato 2 ori), e con due massimi riconoscimenti anche Fabiano, Casale del Giglio, Calatrasi, Umberto Cesari, Zonin, Genagricola e Pizzo Varone. L’elenco completo dei vincitori è disponibile sul sito www.smvcanada.ca. QUALCHE DATO GENERALE - Al concorso canadese, che fa parte di Vinofed (la federazione che riunisce alcuni grandi concorsi internazionali), hanno partecipato 1.738 vini di 32 Paesi, che sono stati degustati nell’arco di quattro giorni da 11 commissioni per un totale di 73 esperti degustatori internazionali. Oltre alle 521 medaglie delle tre categorie (gran oro, oro e argento), sono stati attribuiti alcuni premi speciali, nessuno dei quali purtroppo è stato destinato ai vini italiani. SÉLECTIONS MONDIALES DES SPIRITUEUX: L'ITALIA C'È - Da tre anni accanto al concorso enologico, che fino al 2004 era gestito direttamente dal monopolio della Provincia canadese (la ben nota SAQ, Société des Alcool du Québec), gli organizzatori della società - che fa capo all’avvocato Ghislain K.-Laflamme e agli editori Denis e Pierre Paul-Hus - hanno voluto affiancare una competizione riservata agli alcolici denominata Sélections Mondiales des Spiritueux. In mezzo a pisco peruviani e cileni, a vodka e bas-armagnac, ad aguardiente colombiana e distillati canadesi a base di mele e di fragole, due medaglie d’argento se le sono aggiudicate le grappe monovitigno di Prosecco della distilleria F. de Negri & C., che già lo scorso anno aveva ottenuto altri riconoscimenti. BENE ANCHE LA SÉLECTIONS DES ÉTIQUETTES - L’Italia è comunque presente anche nel palmarès del concorso riservato alle etichette (Sélections Mondiales des Étiquettes), istituito lo scorso anno, e al quale hanno partecipato 75 etichette di 10 Paesi valutate da una giuria presieduta da Sylvain Allard, professore di design grafico all’Università di Monréal. Ben tre medaglie su un totale di 11: un oro è andato alla Cantina Settesoli per l'immagine del Bonera Madrarossa, mentre gli argenti se li sono aggiudicati un’altra cantina siciliana, la Ceuso (con il vino Scurati), e la veneta Ca’ di Rajo con un’etichetta dedicata a Papa Bergoglio.

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