Figlio di Cabernet Franc e Sauvignon blanc e fratellastro del Merlot, è un vitigno a maturazione tardiva e ama i suoli ghiaiosi e ben drenati. Arriva dalla Francia, ma ha varcato innumerevoli confini, arrivando oggi a essere il più coltivato al mondo.
L’articolo fa parte della Monografia Cabernet Sauvignon – The King is back (Civiltà del bere 2/2024)
Il Cabernet Sauvignon costituisce la base della maggior parte dei grandi vini di Bordeaux, in particolare nel Médoc sulla riva sinistra della Garonna, patria delle famose denominazioni Pauillac, Saint-Julien, Margaux e Saint-Estèphe, così come nelle Graves con la denominazione Pessac-Léognan. È il vitigno maggioritario di tutti i 1er Cru Classé di Bordeaux: Lafite-Rothschild, Mouton-Rothschild, Latour, Margaux e Haut-Brion. Considerato uno dei vitigni da vino più nobili, è oggi quello più coltivato al mondo, con 341.000 ettari, pari al 5% della superficie mondiale (fonte Oiv 2017).
Il Cabernet Sauvignon è stato menzionato per la prima volta nel catalogo dei vitigni prodotti a Pauillac nel 1784 da Dupré de Saint-Maur con il nome di Petit Cavernet noir. La sua ortografia è variata nel corso del XIX secolo (Carmenet Sauvignon, Carbenet Sauvignon, Cavernet Sauvignon) e solo intorno al 1840 è apparso il nome attuale di Cabernet Sauvignon.
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