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Bollicine per le feste

24 Dicembre 2020 Anita Franzon
Bollicine per le feste

Quali sono le migliori bottiglie per concludere questo difficile 2020? Dagli Champagne più blasonati agli spumanti inglesi, fino alle proposte alternative più originali, come lo sparkling saké o il sidro, ecco qualche consiglio dal mondo.

Il magazine Vanity Fair consiglia grandi classici e icone di stile per Natale e Capodanno. Si parte dal «meravigliosamente complesso» Comtes de Champagne Blanc de Blancs 2007 di Taittinger, o dall’Impérial Brut, Moët & Chandon definito come «il regalo perfetto». Ma tra le grandi bollicine trova spazio anche il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Della Vite firmato dalle sorelle Delevingne, tra cui la top model Cara. Per chi ama il classico abbinamento caviale e Champagne, la rivista consiglia l’Édition Spéciale Brut Gold Champagne Armand de Brignac in edizione limitata di sole 200 bottiglie decisamente “d’impatto”. Chi, invece, preferisce un tocco più raffinato, profumi e sapori complessi, si conceda Champagne come Dosage : Zero di Bruno Paillard oppure il Grand Brut di Perrier-Jouët.

Bollicine moda inverno 2020

I consigli sui trend invernali a tema spumante arrivano anche dalla regina delle riviste di moda, ovvero Vogue, che quest’anno – al posto dello Champagne – sceglie altri tipi di bollicine prodotte dai più piccoli produttori californiani, ma anche austriaci o brasiliani. Sempre più in voga, inoltre, sono le bolle inglesi, come Cuvee Chérie, 100% Chardonnay del marchio Nyetimber: si tratta di uno spumante leggermente abboccato, «elegante e contemporaneo, pronto per fare scalpore in tutto il mondo del vino», si legge sul magazine.

Dalla Francia con furore

Come ricorda La Revue du Vin de France, le bollicine francesi per brindare durante le feste non provengono dalla sola regione Champagne. Ottimi, infatti, sono anche gli spumanti prodotti in Alsazia, Borgogna, Loira, Jura, Bordeaux e altri angoli più o meno conosciuti d’Oltralpe. La rivista francese ne consiglia cinque da gustare come aperitivo o durante i pasti nelle vacanze di Natale o al cenone di Capodanno.

Crémant, l’alternativa francese allo Champagne

Il primo è Montboisie, Crémant du Jura Brut 2007, Fruitière Vinicole d’Arbois, da uve Chardonnay e Pinot nero e adatto al classico plateau di formaggi; dalla stessa zona e dalle medesime varietà arriva il Crémant du Jura Extra Brut di André e Mireille Tissot; entrambi gli spumanti sono caratterizzati dallo stile ossidativo. Segue il Crémant d’Alsace di Clement Klur: da agricoltura biodinamica, si distingue per il perlage delicato, l’aroma fruttato e un tocco cremoso che lo rendono ideale per l’aperitivo. La Cuvée Jeanne Thomas, Crémant de Bourgogne di Maison Louis Picamelot è il riferimento per gli spumanti della Borgogna e in questo caso si tratta di un blend di Chardonnay e Aligoté strutturato e vellutato perfetto per il clima invernale. Infine Noctambule, Crémant de Loire di Vignobles Musset Roullier da uve Chenin e Chardonnay rappresenta un approccio facile ed economico alla tipologia spumante.

Alternative frizzanti da tutto il mondo

Secondo il Yorkshire Post sono moltissime le alternative più economiche, oltre che “più divertenti e curiose” ai classici spumanti, incluso un Saké giapponese come Suzune Wabi Premium Sparkling Saké di Ichinokura Brewery, appena dolce ma mai stucchevole, caratteristica che lo rende perfetto a tutto pasto. Anche il tradizionale e quasi sconosciuto Perry inglese, che si ricava dal succo fermentato delle pere omonime, è un’ottima soluzione per rendere speciale qualsiasi abbinamento, mentre un Sidro naturalmente frizzante come il Pilton Keeved è tra i più raffinati prodotti da portare sulle tavole natalizie. Nello stravagante e frizzante elenco sono incluse anche alternative analcoliche come il de-alcolizzato spumante spagnolo Win-e Verdejo o Real Kombucha Dry Dragon Sparkling Green Tea. Infine, chi ama stappare una bottiglia ma preferisce la birra, può provare la belga Boon Oude Geuze.

Foto di Pexels per Pixabay

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