Le esportazioni contribuiscono per i due terzi al fatturato annuale del settore enologico, anche grazie alle performance delle Piccole medie imprese. Ma abbiamo ancora una grossa fetta di vendite verso gli Stati Uniti (23,6% del totale) da preservare. Il nostro approfondimento
L’andamento del fatturato 2024 dell’industria alimentare, secondo le rilevazioni Istat, appare statico, con un ritocco espansivo del tendenziale sui 10 mesi di appena lo 0,1%. Il che stride col passo nel periodo della produzione in quantità del settore, pari al +1,7% e col calo parallelo del -0,4% dei prezzi alla produzione. In altre parole, l’aumento del fatturato, mettendo insieme i dati di produzione e prezzi appena citati, avrebbe dovuto oscillare attorno a un +1,3% e non a un simbolico +0,1%.
Il fenomeno fa temere un calo del valore aggiunto (e anche dei margini) espressi dal settore. Dove per valore aggiunto si intende la differenza tra il valore finale dei beni e servizi prodotti e il valore dei beni e servizi acquistati per essere impiegati nel processo produttivo. È sembrato utile perciò raccogliere in una tabella dedicata i dati di valore aggiunto, fatturato ed export del settore e del manifatturiero complessivo per delinearne le dinamiche e i rapporti reciproci.