In Italia

In Italia

Il Trentino è Wine Region of the Year 2020 secondo Wine Enthusiast

29 Gennaio 2021 Jessica Bordoni
Il Trentino è Wine Region of the Year 2020 secondo Wine Enthusiast
Vigneti sulla strada del vino vicino a Lavis. Trento, Piana Rotaliana. Vini Del Trentino, Consorzio Di Tutela.

Per la rivista americana il Trentino è Wine Region of The Year 2020, “a true wine star” con una grandiosa varietà di paesaggi, climi e vini. Nel ritirare (virtualmente) il premio l’assessore all’agricoltura Zanotelli fa il punto con l’Italian editor di Wine Enthusiast Kerin O’Keefe sui progetti presenti e futuri, tra produzione integrata e un’offerta enoturistica consapevole.

Il Trentino vince il titolo di Wine Region of the Year 2020 ai Wine Star Awards di Wine Enthusiast. Secondo la celebre rivista americana il territorio della provincia di Trento è il distretto vitivinicolo che più di tutti ha saputo distinguersi durante l’annus horribilis del Covid, battendo rivali del calibro di Adelaide Hills in Australia, Mendoza in Argentina, Rías Baixas in Spagna e Santa Barbara County in California.

Trentino, imbattibile microcosmo di vini e paesaggi

A caldeggiare la nomination del Trentino è stata la giornalista Kerin O’Keefe, Italian editor di Wine Enthusiast, che nella motivazione al premio precisa: «La provincia di Trento produce vini di livello mondiale. A circa un’ora di macchina da Verona e circondata dalle maestose Dolomiti patrimonio Unesco, è una delle zone più belle del Belpaese. Celebre per le piste da sci, i sentieri escursionistici mozzafiato, le piste ciclabili e gli scenari spettacolari, il Trentino è anche una delle zone vinicole più dinamiche e sfaccettate d’Italia. Produce vini di qualità da uve internazionali e locali che mettono al centro il territorio, nonché uno dei più rinomati spumanti Metodo Classico nazionali». Le fa eco il ceo ed editore di Wine Enthusiast Adam M. Strum, che definisce il Trentino «a true wine star», “inarrivabile in Italia per la sua varietà».

Trentino Wine Region 2020

Una provincia per 8 Doc e 3 Igt

In effetti, il quadro enologico trentino è piuttosto sfaccettato. Dei circa 10 mila ettari vitati complessivi (poco più dell’1,5% della superficie nazionale), il 30% è a fondovalle, il 40% in collina e il 30% in montagna (dati Istat). Il territorio provinciale riunisce ben 8 Doc. Oltre a quella che ne porta il nome, Trentino Doc, figurano infatti la Doc Trento, senza dubbio la più famosa grazie alle bollicine Metodo Classico; la Doc Teroldego Rotaliano, dedicata all’omonimo vigneto a bacca rossa; la Doc Casteller, denominazione minore il cui disciplinare consente l’utilizzo delle principali varietà scure. E poi ci sono le Doc “condivise” con le aree geo-politiche confinanti (Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia): Delle Venezie, Lago di Caldaro, Valdadige e Valdadige Terradeiforti. Alla lista si aggiungono le tre Igt: Trevenezie, Vallagarina e Vigneti delle Dolomiti.

Quasi 7 mila viticoltori impegnati a fare qualità

Interessanti anche i dati che riguardano i volumi. La produzione annuale di vino Doc supera i 740 mila ettolitri e corrisponde a più del 90% del totale. Una percentuale altissima rispetto alle altre regioni italiane. Quanto ai viticoltori impegnati sul territorio, il loro numero ammonta a 7 mila. A loro è andato il plauso dell’assessore provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli per la vittoria dei Wine Stars Awards: «Con la loro dedizione, passione e sacrificio sanno esprimere al meglio il nostro territorio attraverso etichette dall’indiscussa qualità e dal carattere distintivo».

L’assessore Giulia Zanotelli ritira il riconoscimento di Wine Enthusiast Trentino Wine Region of the Year 2020 © R. Magrone

Il forte senso di responsabilità ambientale

Intervistata dall’Italian editor di Wine Enthusiast Kerin O’Keefe, l’assessore Zanotelli ha fatto il punto sulla produzione attuale e sui progetti in corso. «L’adozione su vasta scala del sistema di difesa integrata risale agli anni Ottanta ed è stato promosso dalla Provincia attraverso un protocollo d’intesa sottoscritto dai produttori con l’obiettivo di favorire una particolare attenzione a salubrità e sostenibilità. Nel 2020 circa 6.000 aziende trentine hanno aderito al Sistema di qualità nazionale di produzione integrata (Sqnpi). Si tratta della prima esperienza di questo genere in Italia per il settore vitivinicolo». Va anche detto che circa 980 ettari, pari al 12% del totale, seguono i dettami dell’agricoltura biologica. «Il numero delle aziende in conversione è in costante aumento e lascia intravedere un incremento importante per i prossimi anni. Si tratta di un tema sempre più al centro dell’agenda politica, tanto che stiamo lavorando a una legge provinciale ad hoc».

Nel 2020 circa 6.000 aziende trentine hanno aderito al Sistema di qualità nazionale di produzione integrata (Sqnpi)

Agroalimentare come asset del turismo

L’altra grande sfida è quella legata alla pandemia, che inevitabilmente frena i viaggi e l’incoming. Per le istituzioni la soluzione vincente passa dal rafforzamento del connubio tra agricoltura e turismo. «Negli ultimi anni la Provincia sta modificando il proprio approccio alla promozione turistica, affiancando alla tradizionale valorizzazione di un’offerta territoriale di grande qualità, anche sui fronti dell’ambiente e del paesaggio, gli aspetti della qualità delle produzioni agroalimentari, inserite in un contesto di filiere produttive tradizionali in grado di far assaporare all’ospite i valori autentici di un’esperienza a tutto tondo».

Il lancio di un regolamento dedicato all’enoturismo

In tutto questo la viticoltura è destinata ad avere un ruolo chiave. «Il settore del vino ben si presta a favorire una forte connessione tra territorio e prodotti, tanto che a breve sarà pubblicato un nuovo regolamento dedicato all’enoturismo con l’obiettivo di sviluppare maggiormente l’offerta turistica con percorsi che coniughino le esperienze sul territorio, tra musei, castelli e natura e l’opportunità di visita a cantine tradizionali e innovative», ha concluso l’assessore Zanotelli.

In apertura: vigneti sulla strada del vino vicino a Lavis, Trento, Piana Rotaliana. © Vini Del Trentino, Consorzio Di Tutela.

In Italia

Cadgal, l’altra faccia del Moscato d’Asti

Alessandro Varagnolo, che guida la Cantina piemontese dal 2023, mira a dare […]

Leggi tutto

VinoVip al Forte: alla 3^ edizione del summit riflettori puntati sui grandi bianchi e sui giovani

La biennale “marittima” di Civiltà del bere si è svolta l’8-9 giugno […]

Leggi tutto

9 Morellino del Cuore + 1 di vecchia annata

I 10 campioni di Tenuta Agostinetto, Poggioargentiera, Cantina Vignaioli del Morellino di […]

Leggi tutto

La linea Ritratti di La-Vis si rinnova

Rinasce la storica gamma della Cantina trentina che comprende Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, […]

Leggi tutto

Monteverro all’Enoluogo: il grand vin bordolese-mediterraneo sfida il tempo

Il salotto milanese di Civiltà del bere ha ospitato una verticale di […]

Leggi tutto

Il futuro del Cannonau è giovane

Non solo rosso, ma anche spumante, rosato, passito e liquoroso. È quanto […]

Leggi tutto

Breve giro in Calabria, tra pionieri ed emergenti

Durante il Vinitaly abbiamo incontrato cinque imprenditori, dalle storie molto diverse, che […]

Leggi tutto

Il Ludwig di Elena Walch è il miglior Pinot nero d’Italia

Seguono a stretto giro la Riserva Burgum Novum di Castelfeder e la […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati