In Italia

In Italia

Allegrini accende il Guggenheim

6 Settembre 2013 Civiltà del bere
Per la prima volta la terrazza di quella che un tempo era la casa di Peggy Guggenheim, oggi museo di prestigio a Venezia, è diventata la location di una cena indimenticabile. L'occasione è stata il festeggiamento ufficiale dei trent'anni dalla prima vinificazione della Grola, nome del vino e del vigneto che la famiglia Allegrini possiede in Valpolicella. Eravamo un centinaio ieri sera, tra giornalisti, importatori e amici di famiglia a godere di una notte magica: cielo ricolmo di stelle e il Guggenheim trionfante. UN CONNUBIO TRA ARTE E VINO - Perché qui? Come ha ben spiegato Marilisa Allegrini, che con il fratello Franco e la nipote Silvia conduce con passione l'azienda: «Volevamo rimarcare il nostro legame con l'arte. Facciamo parte di Intrapresae, un gruppo di aziende che si impegnano per sostenere il Guggenheim. Si tratta di un progetto unico in Italia e noi siamo convinti della sua validità. Inoltre l'etichetta 2010 de La Grola è stata disegnata da Milo Manara, un segno di quanto sia forte la nostra voglia di legarci all'arte». L'ETICHETTA DI MILO MANARA - L'artista, presente alla cena ieri sera, ha una casa estiva proprio sul confine del vigneto degli Allegrini e ha interpretato magistralmente il messaggio della famiglia raffigurando in etichetta una voluttuosa, raffinata e vestitissima donna rinascimentale con un corvo sulla spalla; la grola infatti, in veronese, è il corvo e la leggenda narra che fu proprio il volo di un corvo sopra al vigneto a rendere l'uva da piccola e aspra, grande e dolcissima. La 2010 tra l'altro, è stata la prima annata che ha visto aggiungersi all'uvaggio de La Grola anche una piccola percentuale di Oseleta (10%). Insomma, un messaggio forte è arrivato a gran voce da questa famiglia: l'arte ispira l'impresa e l'impresa fa vivere l'arte. E chissà che di questi tempi quest'idea possa davvero rivelarsi vincente.

In Italia

Breve giro in Calabria, tra pionieri ed emergenti

Durante il Vinitaly abbiamo incontrato cinque imprenditori, dalle storie molto diverse, che […]

Leggi tutto

Il Ludwig di Elena Walch è il miglior Pinot nero d’Italia

Seguono a stretto giro la Riserva Burgum Novum di Castelfeder e la […]

Leggi tutto

La mappa di Montalcino racconta in modo scientifico un territorio

Il Consorzio del Brunello presenta una carta per un’analisi complessa e oggettiva […]

Leggi tutto

Bellone Lab: l’autoctono laziale ripianta il suo futuro

A Cori la prima tavola rotonda dei produttori del vitigno bianco tipico […]

Leggi tutto

Somm is the future. Un progetto che mette al centro il sommelier

L’iniziativa, ideata da Paolo Porfidio, si propone come un movimento libero e […]

Leggi tutto

Addio a Giacomo Oddero, grande protagonista dell’enologia piemontese

Classe 1926, è stato un produttore vinicolo visionario a La Morra, ma […]

Leggi tutto

I Vini delle Coste: racconto corale di sole e di mare

Un evento dedicato ai vini che nascono vicino ai litorali, dalla Toscana […]

Leggi tutto

Eclettica e identitaria, la Valpolicella (e non solo) secondo Zymé

All’Enoluogo, la casa di Civiltà del bere, l’illuminante incontro con Celestino Gaspari […]

Leggi tutto

Il Cepparello di Isole e Olena e le sue nuove frontiere

Nove annate, dalla 2005 alla 2022, delineano il percorso che il rinomato […]

Leggi tutto
X

Hai dimenticato la Password?

Registrati