Rifermentazione

Rifermentazione

I vini spumanti si ottengono per rifermentazione: se la si pratica in bottiglia si ottengono spumanti Metodo Classico, se si opera in autoclave ne derivano spumanti Metodo Charmat (in realtà Metodo Martinotti). La distinzione aiuterebbe il consumatore a valutarne la qualità, ma non sempre l’etichetta è di aiuto. In Italia ce ne sono di tre tipi diversi: 1) quella che dichiara il processo di elaborazione (quasi sempre Metodo Classico); 2) quella che si limita a chiarire che si tratta di uno spumante, e allora c’è da scommetterci, è elaborato col Metodo Martinotti/Charmat, che non viene denunciato perché meno prestigioso; 3) quella che non chiarisce neanche se il vino è spumante. A poterlo fare è però soltanto l’etichetta del Franciacorta, il cui disciplinare stabilisce: “è vietato specificare il metodo di elaborazione, Metodo Classico, metodo tradizionale, metodo della rifermentazione in bottiglia e utilizzare i termini vino spumante”. È così che si crea il mito, spingendo il consumatore a pensare: c’è lo spumante, e poi c’è il Franciacorta.

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© Riproduzione riservata - 01/10/2012

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