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Sella: ritorno alle origini

15 Settembre 2009 Roger Sesto
Nelle storiche Cantine Sella si produce il Lessona. Ci racconta l’enologo Cristiano Garella: «La nostra azienda è composta da due distinte tenute: Lessona, la location storica del 1671, e Bramaterra, con i primi impianti del 1880. Dopo i passati momenti di gloria e le difficoltà degli anni Settanta e Ottanta dei vini nord-piemontesi», ci spiega Garella, «oggi si vive un ritorno alle origini e a queste storiche denominazioni, a partire proprio dal Lessona. Ecco il motivo per cui la famiglia Sella ha sempre tenuto a conservare una memoria storica della sua attività». Ivi compreso un approccio tradizionale alle pratiche di cantina: macerazioni lunghe sino a 30 giorni e botti di rovere di Slavonia di medie dimensioni (25 ettolitri). Ma un aiuto alla qualità e alla longevità del Lessona arriva dai suoli, tra i pochi caratterizzati da pH acidi, con una sedimentazione di sabbie di origine marina adagiata su di uno strato porfirico. La sapidità, tipica del Nord Piemonte, qui si fonde con una finezza non comune, grazie alle sabbie che costringono le viti ad andare in profondità con le radici per cercare strati più umidi e che consentono di ovviare alla maggior piovosità. Infine va tenuto presente che le viti hanno un’età compresa fra i 50 e i 70 anni. Quanto alle annate migliori, di cui l’azienda conserva una buona disponibilità, l’enologo ci parla delle seguenti: 1990, eccezionale; 1995, buona, ma inizialmente un poco sopravvalutata; 1997, che ha condotto a un Lessona particolare, più pronto; 1998, annata regolare; 2001, altro millesimo d’eccezione, che vede la stagione vegetativa iniziare con un certo ritardo, consentendo un andamento fenologico più equilibrato, tanto da poter permettersi di vendemmiare a inizio novembre; la 2003, buona, ma anomala: pur se l’influsso delle Alpi ha qui impedito il raggiungimento di picchi di temperatura, la vendemmia è stata anticipata e ha regalato uve perfette; 2004, un’altra annata da ricordare, le cui particolari condizioni hanno consentito di poter vendemmiare l’8 di novembre; 2005, millesimo interessante, anche se caratterizzato da un meteo piuttosto altalenante.

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