Manuale di Conversazione Vinicola

Resveratrolo

22 Maggio 2012 Civiltà del bere
La vicenda del dottor Dipak Das, direttore del Cardiovascular Research Center dell’Università del Connecticut, indagato da un’agenzia federale, l’Office for Scientific Integrity, e scoperto in flagrante frode per aver falsificato 145 volte i suoi studi sul resveratrolo, l’antiossidante contenuto nel vino rosso, allo scopo di attribuirgli proprietà salutistiche, testimonia che il conflitto d’interesse non è pericoloso solo in politica. Dalle aziende che commercializzano prodotti contenenti quel principio attivo, Das percepisce infatti diritti grazie a parecchi brevetti scaturiti dalle ricerche. Risultato? Negli anni scorsi si era esagerato nell’esaltare le virtù del resveratrolo nel vino come rimedio preventivo alle malattie cardiovascolari; adesso, per contraccolpo, c’è chi sostiene invece che sia cancerogeno. È poco credibile che il vino provochi malattie: lo si beve da almeno duemila anni, possibile che nessuno se ne sia accorto prima? Però è anche vero che lo si beve da così tanto tempo perché dà piacere, non perché è un medicinale.

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