Pinot nero. L’ultimo numero di Civiltà del bere è in edicola

Pinot nero. L’ultimo numero di Civiltà del bere è in edicola

La monografia dell’ultimo numero di Civiltà del bere è dedicata a tutti i Pinot lovers. Focus: il Pinot nero vinificato in rosso.

La monografia: Pinot nero

Nel mondo rappresenta il 2% della superficie vitata, eppure è uno dei vitigni più ambiti e temuti. È considerato volubile, capriccioso, esigente e costringe viticoltori ed enologi a una tensione ideale, quasi filosofica. È bisognoso di cure meticolose in vigna, dove predilige suoli calcarei, non sopporta gli stress idrici e matura velocemente. In cantina va maneggiato con delicatezza, evitando macerazioni prolungate o affinamenti in legno nuovo. La sua terra d’elezione è la Borgogna, dove si trovano quei mitici Grand Cru considerati ormai il simbolo dell’eccellenza enologica. Ma quest’uva imprevedibile dà ottimi risultati anche in Germania, Italia, Svizzera, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia, Cile, Argentina e Sudafrica.

Il nuovo numero di Civiltà del bere

Ma non finisce qui. Dal Lambrusco (sul NY Times!) allo sciacchetrà, gioiello ligure (quasi) perduto, in Civiltà del bere 2/2017 varchiamo i confini del vino naturale con il “biotico” Riluce. Intervistiamo Angelo Gaja, che non ha bisogno di presentazioni, e i fratelli Cavalleri e Sorrentino: giovani produttori di talento. Non mancano le tappe golose in Friuli, con le migliori birre artigianali, lungo la strada dello zafferano e a caccia delle antiche liquorerie italiane. E un estratto del Top Guide Ristoranti 2017, con i 500 locali più premiati dalle guide di settore. Questo e altro in edicola, all’enoluogo di Milano e su store.civiltadelbere.com.

Il top delle guide ristoranti 2017

Massimo Bottura dell’Osteria Francescana si riconferma campione assoluto del Top delle guide ristoranti 2017. Ma se il gradino più alto del podio rimane invariato rispetto al 2016, non si può dire lo stesso degli altri due. I fratelli padovani Massimiliano e Raffaele Alajmo, così come lo chef tedesco-capitolino Heinz Beck sono stati costretti a cedere la medaglia d’argento a Enrico Crippa del Piazza Duomo di Alba, che l’anno scorso era quarto. La nuova graduatoria vede Le Calandre della famiglia Alajmo in posizione numero tre, mentre La Pergola di Beck deve accontentarsi del quarto piazzamento, pari merito con Niko Romito e il suo Reale di Castel di Sangro (L’Aquila) a quota +1.

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© Riproduzione riservata - 08/04/2017

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