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I migliori rosè d’Italia al Concorso rosati 2015

14 Ottobre 2015 Anna Rainoldi
Nell'Italia del vino il rosa avanza. La quarta edizione del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati d’Italia ha visto medagliate ben 8 regioni d'Italia sulle 16 partecipanti. Come lo scorso anno, Veneto e Puglia si confermano in testa con 5 premi ciascuna, ma sul podio compaiono per la prima volta anche aziende siciliane e calabresi, rispettivamente con un oro e un bronzo. Nato per valorizzare un prodotto importante della produzione pugliese, il concorso sta registrando un generale incremento del vino rosato nel settore produttivo del Paese. Un esito che gratifica, una volta tanto.

Il vino rosato come prodotto strategico

«Il Concorso Rosati 2015 ha confermato la qualità e il valore dei produttori di regioni, quali Puglia e Veneto, già pluripremiate nelle scorse edizioni, e dato merito e riconoscimento a nuove, come Sicilia e Calabria. Un segnale significativo che ci fa capire come il rosato, per troppo tempo rimasto in ombra, stia diventando, a livello nazionale, prodotto strategico di qualità, tanto da poter competere anche sui mercati internazionali» spiega Leonardo Di Gioia, assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, che promuove il Concorso - autorizzato dal Ministero delle Politiche agricole - con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia. Su 221 campioni in gara di 176 Cantine, 159 hanno meritato un diploma di merito, raggiungendo il punteggio di almeno 80 centesimi. Solo 19 medaglie, però, sono state attribuite dalla giuria: oro, argento e bronzo di ogni categoria, considerando anche gli ex aequo.

Concorso Rosati 2015. Tra i vini fermi spicca l'Abruzzo e l'esordio siciliano

Tra i rosati fermi Doc e Dop l'Abruzzo segna una doppietta di medaglie con Omen, Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Dop 2014 di Codice Citra (oro) e Mallorio, Cerasuolo d’Abruzzo Doc 2014 della società cooperativa Olearia Vinicola Orsogna, bronzo ex aequo con il Rosato Cirò Doc 2014 della calabrese Tenuta Iuzzolini. Argento, invece, al Rosato Irpinia Doc 2014 di Borgodangelo. Per gli Igt e Igp, invece, domina il podio l'oro di C'D'C, Terre siciliane Rosato Igp 2014 di Baglio del Cristo di Campobello, seguito dal Negroamaro Rosato Salento Igp 2014 della Cantina Vecchia Torre, medaglia d'argento, e infine il bronzo de Il Melograno, Rosato Daunia Igp 2014 della cantina La Marchesa.

Emilia Romagna e Puglia regno dei rosati frizzanti

I rosati frizzanti Doc e Dop sono appannaggio indiscusso dell’Emilia Romagna, che conquista l’intero podio con Rosa, Lambrusco di Sorbara Dop 2014 della società agricola Garuti Dante, Elio e Romeo, Il Campanone, Lambrusco Rosato Reggiano Doc 2014 delle cantine Lombardini e Rosapino, Lambrusco Rosato Colli di Scandiano e di Canossa Dop 2014 della società cooperativa Emilia Wine, rispettivamente oro, argento e bronzo. Tra i frizzanti Igt e Igp, invece la Puglia guadagna due posizioni su tre: l’oro Mare Mosso, Rosato Frizzante Puglia Igt 2014 di Torrevento e il bronzo Amale, Rosato Frizzante Puglia Igp 2014 di Cirimannu. Argento per il Rosato Frizzante Verona Igp 2014 dell’azienda agricola Righetti Enzo.

Il Veneto è tutto spumante al Concorso Rosati

Non c'è quasi gara fra gli spumanti rosati: l'eccellenza va in larghissima parte al Veneto. Questo il podio dei vini Doc e Dop: oro allo Spumante Brut Bardolino Chiaretto Doc 2014 di Benazzoli Fulvio; argento eccezionalmente pugliese per il Five Roses anniversario, Negroamaro Metodo Classico Brut Rosé Salice Salentino Doc 2011 della storica Leone De Castris; il bronzo torna allo Spumante Brut Bardolino Chiaretto Doc dell’azienda agricola Righetti Enzo. La storia si ripete anche tra i rosati Igt e Vsq, dominati dal Manzoni Moscato dolce rosato Vsq 2014 di Ca’Salina - Bortolin Massimo e Michele (Valdobbiadene); segue con l'argento Spumante Manzoni moscato 13.0.25 dolce Vsaq dolce 2014 di Luigino Molon e il bronzo Pinot nero Metodo Classico Rosé Brut Vsq 2009 della cantina Colletto - Picchi Graziana.

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