Turismo

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Diventando ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla si è affrettata a istituire una “Commissione per la promozione e il sostegno del turismo enogastronomico”, alla cui presidenza (onoraria) ha nominato un personaggio di rilievo come Gualtiero Marchesi. L’iniziativa è apprezzabile soprattutto perché oggi al primo posto tra i motivi di viaggio in Italia non sono più l’arte e la cultura, che smuovono soltanto 22 viaggiatori su 100, ma l’enogastronomia, che ne richiama 33. Se a questi si aggiungono i 21 attratti dal vino in particolare, si ha un quadro che guardando al mutamento dei valori può apparire sconfortante, ma tenendo conto delle opportunità per il made in Italy è promettente. Strano però che nella commissione, gremita di giornalisti ed esperti, non sia presente l’unico organismo privato che ha esperienza nel settore, il Movimento Turismo del Vino, cui aderiscono soprattutto quei piccoli vignaioli che sono le autentiche colonne della produzione di qualità. Non è curioso che a ignorare i Brambilla del vino sia proprio il ministro Brambilla?


© Riproduzione riservata - 15/04/2010

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