Gli scioperi in Ontario bloccano la vendita di alcolici
Il monopolio dell’alcol canadese nella provincia dell’Ontario è fermo. Quasi 10.000 lavoratori del Liquor Control Board of Ontario sono in sciopero da venerdì 5 luglio bloccando la vendita di alcolici oltre al lavoro di 680 rivenditori e 18.000 clienti all’ingrosso tra ristoranti e bar.
Per approfondimenti: Meininger’s International, CBC, JancisRobinson.com e JancisRobinson.com
Il Canada gestisce le vendite di vino, birra e liquori in modo da avere il controllo delle vendite. Ogni provincia, però, segue regole e modalità differenti. Nel caso dell’Ontario, il Liquor Control Board of Ontario (LCBO) gestisce direttamente o indirettamente la maggior parte dei negozi e liquor store.
Perché i lavoratori scioperano?
Si tratta, però, del primo sciopero da quando LCBO è nato, nel 1927. Lo sciopero è stato indetto come reazione alla proposta di Doug Ford, premier dell’Ontario, che vuole cambiare le regole su come viene venduto l’alcol nella provincia canadese per mantenere la sua promessa elettorale del 2018. Il governo Ford ha intenzione di creare la possibilità – entro il 2026 – di vendere alcolici e in particolare i ready to drink, al di fuori del monopolio a favore del libero mercato, ma l’Ontario Public Service Employees Union (OPSEU) teme la perdita di posti di lavoro. Così, a giugno, il 97% dei lavoratori della LCBO ha votato per lo sciopero totale. Avrebbero dovuto restare aperti cinque centri di distribuzione per garantire il rifornimento del settore Horeca., ma anche questo piano è stato annullato (Meininger’s International).
Lavoratori pronti a fare la storia
Come spiega Mike Crawley della CBC, il sindacato chiede al governo di Doug Ford di revocare la sua decisione. «I lavoratori della LCBO sono pronti a fare la storia», ha detto ai giornalisti Colleen MacLeod, responsabile del comitato degli alcolici dell’OPSEU. Oltre al mantenimento dei posti di lavoro, il sindacato chiede aumenti salariali, più contratti a tempo pieno, protezione e una riorganizzazione dei luoghi in cui si vendono i prodotti alcolici (JancisRobinson.com).
Che succede ora?
Dopo i primi giorni di chiusura, lo sciopero si è intensificato, lasciando i ristoranti, i bar e i market senza rifornimenti e con gli scaffali sempre più vuoti. Gli appassionati di vino della regione canadese potrebbero così rimanere a bocca asciutta. Per questo motivo, la critica e giornalista enologica Jancis Robinson si è impegnata ad attivare sul suo forum consigli su cantine dell’Ontario da cui poter ordinare vino direttamente (JancisRobinson.com).
Lo sciopero non mostra segni di cedimento
Diversi giorni dopo l’inizio dello sciopero, i lavoratori non hanno ancora mostrato segni di cedimento. In risposta, LCBO ha dichiarato di voler “mantenere i più alti standard di servizio possibili durante questo periodo difficile” assumendo, di conseguenza, nuovi lavoratori per far fronte alle richieste on line e ridurre al minimo i disagi. Gli operatori del settore Horeca hanno infatti la possibilità di ordinare online prodotti di cui hanno bisogno e anche i residenti in Ontario possono acquistare una quantità limitata di alcol dal sito LCBO e riceverla a casa. Sul suo sito, però, il monopolio avverte dei ritardi. Al di là degli attuali problemi di reperimento degli alcolici, il governo dell’Ontario ha chiesto che il sindacato ritorni al tavolo delle trattative.
Foto di apertura: © OpenClipart-Vectors da Pixabay
Tag: cbc, JancisRobinson.com, LCBO, Meininger's International, Ontario, scioperi© Riproduzione riservata - 18/07/2024