Sagrantino 2014 in Anteprima. Un’annata da rivalutare
Debutta il Sagrantino 2014 all’Anteprima che si è svolta il 19 e 20 febbraio a Montefalco. In degustazione 43 etichette, la maggior parte campioni in affinamento o da botte, di 36 Cantine aderenti all’iniziativa. Così come nel resto d’Italia, i produttori di Montefalco hanno dovuto fare i conti con un 2014 estremamente piovoso. «Fu una vendemmia tecnicamente molto impegnativa» spiega Amilcare Pambuffetti, presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco «ma aspettiamo vini di buon equilibrio». In effetti, gli assaggi hanno rivelato tannini bilanciati e meno aggressivi del solito, accompagnati da freschezza e una buona prontezza complessiva.
Un’annata da tre stelle e mezzo
«Abbiamo dato tre stelle all’annata 2014, ma se avessimo potuto aggiungerne ancora mezza, sarebbero state tre stelle e mezzo», commenta Stefano Chioccioli, agronomo ed enologo chiamato a raccontare la vendemmia 2014. I viticoltori sono stati messi a dura prova a causa dell’alta piovosità in primavera e in estate con temperature sotto la media. La ripresa è avvenuta nella fase finale della maturazione favorita da un settembre soleggiato. «La 2014 è un’annata che si può paragonare alla 1989 e alla 2002», ricorda Chioccioli, ma grazie alla memoria e all’esperienza di altre vendemmie difficili, molti viticoltori hanno saputo gestire la situazione operando una selezione scrupolosa delle uve raccolte.
Il Sagrantino 2014 ha saputo difendersi
Grazie alla maturazione tardiva peculiare di questa varietà e all’elevata carica polifenolica, il Sagrantino ha saputo difendersi. La qualità delle uve è risultata soddisfacente con un buon contenuto di polifenoli, zuccheri medi e buona acidità; nonostante una buccia più sottile e il peso medio dell’acino più grande. Mentre in Italia la 2014 è stata un’annata generalmente poco produttiva, l’Umbria ha addirittura incrementato la produzione del +16%. Dai 750 ettari iscritti a Montefalco Sagrantino Docg si sono ottenute 1.666.992 bottiglie.
Parlano i produttori: «Siamo soddisfatti»
Con un carattere meno scontroso rispetto ad altre annate, la 2014 si presenta nel bicchiere come una vendemmia da rivalutare con molta attenzione, molto in linea con le esigenze di alcuni mercati che richiedono vini godibili da subito, o quasi. In questo senso, i produttori di Montefalco si dichiarano soddisfatti e piuttosto uniti nel seguire uno stile che, lungi dall’alterare le caratteristiche del vitigno, porti verso un Sagrantino che si possa apprezzare in pieno sin dai primi anni dopo la commercializzazione.
Sagrantino 2017, l’opposto della 2014. I sintomi del cambiamento climatico
Due annate agli antipodi: 2014 fredda e piovosa e 2017 problematica e siccitosa. Quest’ultima rimarrà come un solco, una cicatrice sulla pelle e nella memoria dei viticoltori. Le gelate tardive in aprile sono state seguite da un grande caldo e solo le piogge di settembre hanno sistemato la situazione. L’Umbria ha perso il -45% della produzione, anche se la 2017 è stata deludente dal punto di vista quantitativo, non qualitativo. Sono stati prodotti 7.402 ettolitri di Montefalco Sagrantino Docg, pari a circa 986.944 bottiglie potenziali. «Questi andamenti climatici sono il risultato di un cambiamento importante con cui dovremo fare i conti”, conclude Stefano Chioccioli.
I nostri migliori assaggi all’Anteprima Sagrantino 2014 (leggi tutte le tasting notes)
Fra gli assaggi di Montefalco Sagrantino 2014 abbiamo selezionato queste etichette:
- Tenuta Bellafonte – Collenottolo, Montefalco Sagrantino Docg 2014 leggi
- Milziade Antano Fattoria Colleallodole – Colleallodole, Montefalco Sagrantino Docg 2014 leggi
- Tabarrini – Colle Grimaldesco, Montefalco Sagrantino Docg 2014 leggi
- Bocale – Montefalco Sagrantino Docg 2014 leggi
- Le Cimate – Montefalco Sagrantino Docg 2014 leggi
- Lungarotti – Montefalco Sagrantino Docg 2014 leggi
- Scacciadiavoli – Montefalco Sagrantino Docg 2014 leggi
© Riproduzione riservata - 21/02/2018