Rosato

Rosato

Negletto per decenni, il vino Rosato è tornato alla ribalta, imponendosi come terzo polo del gusto. A ufficializzarlo è stato il 1° Concorso nazionale dei Vini rosati d’Italia, organizzato in Puglia con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole, che il 5 maggio ha premiato a Otranto i migliori. Non tutti i rosati di qualità hanno però partecipato alla competizione pugliese. Cinque anni fa ne era nata un’altra a Moniga del Garda, Italia in Rosa, ma l’idea di unificarle in una manifestazione itinerante da organizzare a turno nelle regioni interessate non è andata in porto. Ognuno corre per sé, come sempre accade in Italia. Sarebbe invece opportuno che i produttori si accordassero per creare almeno una lobby, un gruppo di pressione sulle guide dei vini. I critici enologici non si sono ancora accorti che il Rosato è cresciuto di statura: dall’analisi pubblicata da Civiltà del bere risulta che ce n’è soltanto uno fra i 453 vini giudicati al top da almeno due delle sei Guide nazionali: il Cerasuolo d’Abruzzo di Valentini. Urge rivendicare delle quote rosa.

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© Riproduzione riservata - 01/10/2012

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